Pesaro

Tavullia, la sindaca Paolucci: «No al terzo mandato: tante sfide e una città che ha guardato al futuro, ora tocca ad altri»

La sindaca lascia dopo dieci anni. «Serve un cambio di prospettiva, nuovi stimoli, lascio un'eredità preziosa»

La sindaca Francesca Paolucci

TAVULLIA – Il sindaco di Tavullia Francesca Paolucci non si ricandiderà.

Lo comunica in una lettera. «Dieci anni. Sono tanti, eppure sembrano passati in un batter d’occhio. Io, una donna, partita dalla piccola frazione di Babbucce, la prima ad avere l’onore di diventare sindaco di Tavullia. La prima a non essere espressione di un partito, ma di un progetto civico nuovo, animato da coraggio, energia e tante idee, che un po’ a sorpresa era uscito vincente dalle elezioni. Chi lo avrebbe mai detto che saremmo arrivati fin qui. E chi lo avrebbe mai detto che, lungo il cammino, avremmo incontrato così tanti ostacoli che ci avrebbero messo a dura prova. Penso al terremoto, alle alluvioni. E penso al Covid, che si è abbattuto come uno tsunami sulle nostre comunità».

La sindaca parla di «Sfide difficilissime da affrontare. Tante ce ne sono state. Sono stati anni complicati. Anni di difficoltà, paure, notti insonni e giornate intere passate nelle stanze del Comune, a lavorare con gli uffici, ad incontrare i cittadini, a discutere dei problemi; anni di scontri (anche duri), ma sempre con la volontà di far prevalere il dialogo, l’ascolto, l’apertura verso la comunità e quel buon senso che dovrebbe essere il faro di ogni buon amministratore. Abbiamo messo al centro le esigenze primarie della nostra comunità, i bisogni dei cittadini, delle famiglie, delle imprese, evitando populismi, cercando di diffondere consapevolezza e senso civico.

La prima sfida con cui ci siamo misurati è stata colmare il gap infrastrutturale di un territorio che era rimasto fermo al palo. Dal 2014 ad oggi, sono stati compiuti investimenti per circa 30 milioni di euro, 21 dei quali derivanti da risorse extra-comunali frutto di finanziamenti, bandi, contributi a fondo perduto. Ci siamo concentrati sull’edilizia scolastica, con la realizzazione di nuove strutture adatte alle mutate esigenze didattiche, l’efficienza energetica, il miglioramento sismico e strutturale, l’ampliamento degli spazi, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la creazione del Polo 0-14 anni. Sull’impiantistica sportiva, dando vita a due nuove palestre, quella di Tavullia e quella di Padiglione, poi con la sistemazione e la riqualificazione degli impianti già esistenti. Molte risorse sono state investite per la lotta al dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza della rete viaria e del territorio, i percorsi pedonali e ciclabili, spazi per la socializzazione, politiche a sostegno delle famiglie, dei giovani e delle persone in condizioni di fragilità, sul fronte del welfare, sul turismo con progetti per dare lustro al nome di Tavullia – come quello del City Brand – e sugli eventi, sulla sostenibilità ambientale e l’efficientamento energetico, non solo attraverso interventi – come la realizzazione di impianti fotovoltaici e la pubblica illuminazione a led – ma anche tramite la promozione di una nuova cultura più attenta all’ambiente. In mezzo a tante difficoltà, Tavullia ha continuato a crescere, con lo sguardo rivolto al futuro».

Dopo i ringraziamenti Paolucci sottolinea: «Molti mi hanno chiesto per quale motivo ho deciso di non candidarmi per un terzo mandato. Sono convinta che una piccola-media realtà come Tavullia necessiti di un cambio di prospettiva. Di nuove progettualità, nuovi traguardi da raggiungere, nuovi stimoli e punti di vista. Sono consapevole di non aver lasciato nulla in sospeso, avendo realizzato tutti i punti del programma di mandato. Ho preso questa decisione con la serenità di chi sa di lasciare in dote, ai prossimi amministratori, un’eredità preziosa. A partire da un bilancio sano. E poi tanti progetti per la Tavullia di domani. Penso alla nuova, grande piazza per il capoluogo, che prenderà il posto dell’ex scuola elementare, alla riqualificazione della piazza e della delegazione di Padiglione, al consolidamento delle vie Donizetti, Aldo Moro con i marciapiedi e di Strada per Pozzo con la realizzazione del percorso pedonale, all’ampliamento del cimitero di Tavullia, alla Route 46 e al Museo di Valentino Rossi. C’è un tema – quello della discarica – su cui mi sento di rivolgere una raccomandazione: chi verrà dopo di me dovrà vigilare affinché il percorso intrapreso si concluda nei tempi previsti con la chiusura definitiva.

Grazie ai tavulliesi che mi hanno concesso un’opportunità unica, investendomi della carica più importante che un cittadino possa ricoprire all’interno della sua città».

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