PESARO – Giovane coppia tenta di rubare in un appartamento in centro storico, ma vengono messi in fuga e inseguiti dal proprietario di casa.
Il fatto è accaduto intorno all’ora di pranzo di domenica quando una 19enne e il suo compagno 17enne, entrambi di origini dell’Est Europa, si sono fiondati in una abitazione di via Branca con l’obiettivo di rubare ori o contanti. Qui hanno forzato la porta di ingresso in più punti con un cacciavite poi sono entrati all’interno. I due hanno sentito dei rumori: era il proprietario di casa che stava rientrando.
Così i due ladruncoli si sono dati alla fuga, ma il proprietario non si è accontentato ed è quindi scattato l’inseguimento a piedi per le vie cittadine. L’uomo era a torso nudo e in pantaloncini tanto che la ragazza ha iniziato a urlare: «Aiuto mi vuole violentare, fermatelo». Sperava che qualche passante lo fermasse, ma così non è andata.
L’uomo mentre li rincorreva ha dato l’allarme ai carabinieri che sono intervenuti con il radiomobile e i militari della stazione di Pesaro in via Mazza, dove la ragazza è stata bloccata dal proprietario di casa. Lei si è arresa e qui è scattato l’arresto in flagranza di reato per furto aggravato dal fatto di aver usato violenza sulle cose. Ma non solo, la donna è finita a processo per direttissima anche con l’accusa di aver determinato il reato anche per il suo compagno, minorenne. Il ragazzo verrà giudicato a parte proprio perché non raggiunge i 18 anni.
Poco dopo i carabinieri hanno infatti ritrovato anche una borsa in una via perpendicolare a via Branca dove è stato rinvenuto il cacciavite e altri attrezzi utilizzati per forzare la porta. E altri elementi che hanno portato alla denuncia del 17enne.
Durante la direttissima la donna ha ammesso gli addebiti e si è scusata per quanto fatto. I due hanno un figlio neonato a cui devono provvedere, dunque il furto sarebbe stato dettato dalla necessità di avere denaro. La ragazza e il compagno vivono a Milano ed erano di passaggio a Pesaro. Ha patteggiato a 1 anno e 4 mesi con pena sospesa.