Pesaro

Nelle terre dell’olio dop di Cartoceto nasce “Conterranea”: cucina gourmet, musica e racconti

L’oro verde delle Marche guida il dinner tour nei comuni della dop Cartoceto alla scoperta di enogastronomia, storia, arte, natura, spiritualità e scienza. Ecco le iniziative

Da Pixabay, foto di cogerdesign

FANO – L’oro verde delle Marche guida il dinner tour nei comuni della dop Cartoceto alla scoperta di enogastronomia, storia, arte, natura, spiritualità e scienza. È “Conterranea”. Il format, presentato di recente a Fano, è stato voluto dai comuni dell’areale della dop, Cartoceto, Mombaroccio, Colli al Metauro e Fano, dalla Pro Loco Cartoceto, Pro Loco Mombaroccio, Pro Loco Serrungarina, Pro Loco Montemaggiore al Metauro e Pro Loco Saltara. L’iniziativa ha il patrocinio del consiglio regionale – assemblea legislativa delle Marche e con il supporto del main sponsor Osteria del Cardinale.

Un momento della conferenza di presentazione dell’iniziativa

Il dinner tour mette assieme la ristorazione gourmet, i luoghi di interesse storico e paesaggistico come il museo del Balì di Colli al Metauro, il palazzo Guidobaldo del Monte di Mombaroccio e il belvedere di piazza Marconi a Cartoceto, le storie narrate dall’attore Filippo Paolasini che ha costruito il progetto artistico come il racconto di un viaggio alla scoperta di queste terre e la musica di qualità che restituirà in concerti studiati ad hoc le atmosfere suggerite dai luoghi e dalle vicende evocate. «Il tutto con l’obiettivo di raccontare e promuovere un territorio unico ma ricco di possibilità, contraddistinto da un forte senso identitario e di appartenenza (da qui Conterranea, ndr.) nel quale l’olio dop Cartoceto fa da fil rouge», spiegano gli organizzatori.

Le tappe di Conterranea

Il viaggio si apre l’11 giugno dalle ore 19 nel giardino del museo del Balì di Colli al Metauro con uno spettacolo musicale cui seguirà poi, all’interno della splendida villa storica, la cena preparata dal cuoco e foodblogger Giuseppe Di Pasquale con il supporto organizzativo della Pro Loco Serrungarina, Pro Loco Montemaggiore al Metauro e Pro Loco Saltara e con la collaborazione del gastronomo e sommelier Giuseppe Cristini. Una location storica ospita un museo scientifico e pone quindi in dialogo passato e futuro. Sarà questo il nodo focale del racconto intrecciato dall’attore Filippo Paolasini e dal quintetto jazz di Marco Postacchini che svilupperà in musica un percorso tra tradizione e innovazione.

Il 2 luglio, a partire dalle ore 20.30, Conterranea farà tappa a Mombaroccio nel suggestivo giardino di palazzo Guidobaldo del Monte aprendo quindi il secondo itinerario, quello che dalla scienza conduce ai temi della spiritualità. Ad accompagnare la cena curata dalla chef Gabriella Uguccioni de “La Coppa”, sapientemente coadiuvata nel racconto dei vini dal sommelier Mauro Mancini dell’enoteca Le Vin Sauvage, una storia che collega due personaggi che hanno vissuto a Mombaroccio: Guidobaldo del Monte, matematico amico di Galileo Galileo, e il Beato Sante. Evidenze scientifiche e certezze del cuore verranno attraversate dalla parola nell’arte scenica e dalla musica di un quintetto d’archi e del sassofonista Daniele Mancini con gli arrangiamenti scritti a quattro mani con il M° Michele Mangani.

Il viaggio nella terra della DOP Cartoceto si conclude poi il 9 luglio dalle ore 20.30 a Cartoceto, comune capofila dell’areale, nello splendido belvedere di piazza Marconi dove, con alle spalle il Teatro del Trionfo lo sguardo si posa sulle colline argentate di ulivi, una distesa fitta sino al mare. È l’ultima tappa dell’itinerario quello che sulla scia della spiritualità attraversa la natura e riconduce all’arte e all’oro verde di questi luoghi. Il menù sarà curato dalla chef Eva-Maria Walch del ristorante e main sponsor “Osteria del Cardinale” affiancata nel racconto di vini e oli dal sommelier Otello Renzi.

Il percorso spirituale che muove dal Santuario del Beato Sante conduce ad un altro luogo della fede, il Santuario di Santa Maria del Soccorso a Cartoceto. Da qui si gode della vista di una distesa di ulivi che l’attore-viaggiatore percorrerà in racconti intrisi di aneddoti e tradizioni contadine, sino a raggiungere il Teatro del Trionfo, luogo in cui si compie la magia di unire i due significati della radice comune “colere”, cultura e coltivazione proprio perché sorge su un antico frantoio. Ad accompagnare questo racconto, la musica della Musicamdo Jazz Orchestra con alla voce Alessandra Doria, una big band che restituirà con la ricchezza del suono l’insieme di personaggi, storie, percorsi, strade, cibi di una terra plurale e unica al tempo stesso.