TERRE ROVERESCHE – La Regione Marche ha investito 300mila euro per il ripristino del lago “Bergamo” a Barchi. Un progetto di grande rilevanza che, con queste risorse stanziate, ha una base solida per il suo iter realizzativo. A dare la notizia e a illustrare gli aspetti operativi, tecnici ed economici, sono stati l’assessore regionale all’ambiente Stefano Aguzzi e il sindaco di Terre Roveresche Antonio Sebastianelli.
«Con la legge regionale di stabilità 2024 è stato assegnato al Comune di Terre Roveresche un contributo straordinario di 300mila euro, di cui 150mila per l’annualità 2025 e altrettanti per il 2026, destinati alla realizzazione del lago – ha evidenziato Aguzzi – L’erogazione della prima quota sarà effettuata al ricevimento della documentazione che attesterà l’avvio dei lavori».
L’iniziativa, ha aggiunto l’assessore, «è volta ad assicurare al territorio una riserva idrica strategica e necessaria per un uso multifunzionale, sia per aiutare l’agricoltura locale, che versa sempre più frequentemente in una situazione critica a causa della siccità, sia per fini di sicurezza antincendio oltre che, in caso di emergenza, per una possibile potabilizzazione. Come Regione Marche abbiamo voluto contribuire alla realizzazione del lago Bergamo, credendo nel progetto portato avanti dal Comune di Terre Roveresche. Stiamo vivendo un periodo caratterizzato dal cambiamento climatico in cui l’assenza d’acqua rischia di danneggiare fortemente il nostro paesaggio e di creare danni economici agli imprenditori del settore agricolo, e un intervento come questo assume un’importante valenza».
Il sindaco Sebastianelli ha rimarcato: «Tra gli obiettivi che ci prefiggiamo con il ripristino del bacino c’è anche quello di dare nuova vita all’area verde in cui è collocato, restituendo al lago le sue funzioni di carattere ricreativo e sportivo, capaci di produrre positive ricadute turistiche».
Realizzato nella seconda metà degli anni ’60 su una superficie di circa 7 ettari, nel 1985, a causa della inadeguatezza alla normativa del tempo, il sindaco di Barchi ne dispose lo svuotamento e da allora l’area è inutilizzata.
«Ora, finalmente, abbiamo gettato le basi per la sua riattivazione – ha affermato il primo cittadino di Terre Roveresche – Ringrazio la Regione, e in particolare l’assessore Stefano Aguzzi, per aver creduto nella bontà del progetto e per l’erogazione del rilevante contributo. La superficie su cui sarà eseguito l’intervento è di 8,3 ettari, 4 dei quali occupati dall’invaso. Le opere consisteranno nel ripristino dell’alveo mediante il taglio della vegetazione cresciutavi da 39 anni a questa parte; nella manutenzione delle aree boschive esterne; nella parziale ricostruzione dell’argine in corrispondenza del fosso Bergamo, con contestuale realizzazione dell’opera di sfioro per troppo pieno, ‘recapitante’ nel fosso medesimo; e, infine, nella sostituzione dei manufatti in corrispondenza degli affluenti».
«Il quadro economico complessivo è di 820.961 euro – ha concluso Sebastianelli – e in questo importo sono compresi anche i 70mila euro del primo stralcio relativo al taglio della fitta vegetazione cresciuta nella superficie dell’invaso, che effettueremo nei prossimi mesi. A seguire indiremo la gara d’appalto per tutti i restanti lavori, che da cronoprogramma si svolgeranno da settembre 2025 a settembre 2026».