TERRE ROVERESCHE – Famiglia intossicata dal monossido ad Orciano di Terre Roveresche. È successo nella notte a cavallo tra il 27 e 28 gennaio. Le esalazioni sarebbero state causate da un braciere usato per scaldare la casa. Nell’abitazione erano presenti i due genitori ed i tre figli; la prima ad avvertire malori anomali è stata la figlia 16enne.
Da lì è scattato l’allarme. Sul posto sono prontamente giunti gli uomini del 118 ed i vigili del fuoco del distaccamento di Fano. tutti i componenti sono stati trasferiti al Pronto soccorso del Santa Croce: lì i sanitari hanno optato per la camera iperbarica sia per la 16enne che per la mamma, una donna di circa 45 anni. Dopo alcune ore tutti i membri del nucleo familiare sono stati dimessi in quanto i loro quadri clinici non presentavano situazioni gravi o destavano preoccupazione.
Il monossido di carbonio è un gas tossico, incolore, inodore, insapore e non irritante che, senza ventilazione adeguata, può raggiungere concentrazioni elevate. Si produce per combustione incompleta di qualsiasi materiale organico, in presenza di scarso contenuto di ossigeno nell’ambiente. Per le sue caratteristiche può essere inalato in modo subdolo ed impercettibile, fino a raggiungere nell’organismo concentrazioni letali.
Terre Roveresche, famiglia intossicata da monossido: mamma e figlia 16enne in camera iperbarica
Sul posto sono prontamente giunti gli uomini del 118 ed i vigili del fuoco del distaccamento di Fano