TERRE ROVERESCHE – La ColleMar-athon 2024 scalda i motori. È iniziato oramai il conto alla rovescia che porta alla manifestazione in programma per domenica 5 maggio. In questa data si disputerà la 20esima edizione della maratona internazionale dal “Colle” di Barchi – nel Comune di Terre Roveresche – al “Mare” di Fano.
La gara si svolgerà sul classico itinerario che da Barchi attraversa i centri storici di Mondavio, Orciano, San Giorgio di Pesaro, Piagge, Cerasa e San Costanzo per poi tuffarsi verso la Città della Fortuna. Lo start, come da tradizione, verrà sancito, alle 9 in punto, sulle note di “The final countdown” degli Europe dalla Porta Nova di Barchi (simbolo architettonico del paese), mentre la finisch line sarà posizionata in prossimità dell’Arco di Augusto di Fano. In perfetta contemporaneità con la prova regina sui 42,195 chilometri prenderà il via dalla Piazza del Municipio di Mondolfo l’Half ColleMar-athon, una mezza maratona che dopo un suggestivo giro intorno al paese a balcone sul mare, uno dei Borghi più Belli d’Italia, si dirigerà verso San Costanzo, da dove condividerà, poi, il percorso della gara clou. E per l’Half ColleMar-athon c’è un’importante notizia, perché sarà valida come Campionato Italiano Paralimpico di specialità.
Sul suo stesso percorso si muoveranno anche i partecipanti della “Hola Rimba, camminata contro il mieloma” che destinerà i proventi delle iscrizioni all’Ail. Sempre alle 9 scatterà anche la prova più breve della ColleMar-athon: la 10 km, con start dalla Tombaccia di Fano e arrivo anch’essa all’Arco d’Augusto. La presentazione dell’evento si è tenuta nei giorni scorsi nella splendida cornice di Villa La Cerbara Relais & Meeting a Fossombrone.
«La ColleMar-athon – ha detto il sindaco di Terre Roveresche, Antonio Sebastianelli – è una manifestazione amata da tutta la comunità, che rafforza il sentimento di coesione dei nostri territori e che accende i riflettori su di loro, rappresentando un’occasione importante di promozione turistica».
«Mantenere per 20 anni un’iniziativa di questo livello – ha aggiunto il primo cittadino di Fano, Massimo Seri – è un risultato straordinario. Questa è una maratona che offre tanto anche ai concorrenti, perché l’attenzione nei loro confronti da parte degli organizzatori e dei numerosi volontari è davvero grande». E poi l’annuncio: «In questa edizione correrò anch’io la gara sui 42,195 km. L’ho già fatta in passato tre volte e voglio riprovare».
A poco meno di un mese dall’evento, gli iscritti complessivi, tra maratona, mezza maratona e 10 chilometri, sono già 727, 425 dei quali disputeranno la prova regina; e da qui al 5 maggio è molto probabile che questi numeri possano raddoppiare. Per altro, ad essi andranno aggiunti i concorrenti della prova sui 10 chilometri e gli aderenti alla “Hola Rimba” che l’anno scorso sono stati la bellezza di 330. Intanto, vanno evidenziate numerose iscrizioni dall’estero, con 18 paesi già rappresentati ai nastri di partenza. Si tratta di Albania, Argentina, Belgio, Bulgaria, Bielorussia, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Gran Bretagna, Germania, Iran, Italia, Lussemburgo, Filippine, San Marino, Svizzera, Ucraina e Stati Uniti d’America. E ciò, in attesa degli “specialisti” africani, vincitori di ben 16 delle 19 edizioni precedenti della maratona.
A guidare la complessa macchina organizzativa della kermesse, sin dal suo debutto, è il presidente Annibale Montanari: «Siamo orgogliosi di essere arrivati alla 20esima edizione della nostra maratona e di festeggiare questo traguardo con il Campionato Italiano Paralimpico di Half Marathon. L’auspicio è che la ‘Maratona dei Valori’, che sin dagli esordi unisce lo sport alla solidarietà, affiancata dai suoi partner umanitari (Unicef, Avis, Telethon, Aido, Omphalos e Urukundo), possa essere più che mai anche un importante esempio di coesione e fratellanza, in un momento storico mondiale davvero drammatico. Ringrazio la Regione Marche, la Provincia di Pesaro e Urbino e i comuni di Fano, Terre Roveresche, Mondavio, San Costanzo e Mondolfo per il loro sostegno, così come le Pro Loco, le società sportive e i tanti volontari che ci forniscono un aiuto fondamentale».