FANO – Continua lo sciame sismico iniziato con l’evento del 9 novembre. In queste settimane sono state tantissime le repliche, alcune delle quali, chiaramente avvertite dalla popolazione. Solo nell’ultima notte sono stati almeno sette i terremoti registrati, due dei quali con una magnitudo superiore a 3.
La prima scossa, di magnitudo 3.4, è avvenuta qualche minuto dopo le 1 di notte: è stata localizzata davanti al tratto fanese ad una profondità di circa 10 km. La seconda, di magnitudo 3.2 nella stessa zona, ad una profondità di 9 km. Vista l’ora nessuna delle due scosse è stata avvertita, se non da un gruppo ristretto di persone che purtroppo, visto il perdurare dello sciame sismico, si sta tristemente abituando a questo fenomeno.
Impossibile fare previsioni sul perdurare delle scosse telluriche: «Questo terremoto del 9 novembre è stato causato da un sistema di faglie che si trova nel mare Adriatico, sono faglie inverse, cioè faglie che causano l’accorciamento della crosta terrestre, come se l’Italia si avvicinasse alla Dalmazia dove avviene la stessa cosa con terremoti generati da faglie inverse – aveva riferito all’Adnkronos Gianluca Valensise, dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – sull’evoluzione del fenomeno in corso, è impossibile fare previsioni».
Terremoto, continua lo sciame sismico nelle Marche. INGV: «Su evoluzione fenomeno impossibile fare previsioni»
Nelle ultime ore due nuove scosse di magnitudo 3.4 e 3.2 registrate nel litorale tra Pesaro ed Ancona