PESARO – Terremoto, sempre più pressante la richiesta di uno stato d’emergenza. Il gruppo consiliare Pd incalza la Regione sulla richiesta al Governo.
Dopo la scossa di domenica di 4.3 di magnitudo e una stima dei danni che solo per Pesaro si aggira sui 50 milioni, l’attenzione resta alta.
Il sindaco Ricci sottolinea: «La popolazione continua a essere spaventata, nel mentre abbiamo avviato ulteriori controlli al patrimonio pubblico e privato. Vi terrò aggiornati costantemente. In questo clima e dopo le conseguenze relative a cedimenti, dissestamenti e famiglie evacuate, è ora che la Regione Marche si adoperi per richiedere lo Stato di Emergenza. Non si può più aspettare».
Il Gruppo Pd aggiunge: «Abbiamo assistito a uno show inverosimile per un’istituzione pubblica, un vero e proprio “schiaffo politico” da parte della destra che governa la Regione, al dramma vissuto dal territorio della costa marchigiana. La decisione assurda dei politici anche pesaresi del centrodestra, che di fatto hanno impedito la discussione della mozione che avrebbe impegnato il Presidente Acquaroli a chiedere al governo nazionale lo “stato di emergenza”.
Un atto fondamentale per permettere di accertare correttamente e in tempi brevi i danni per milioni di euro che stiamo ancora oggi verificando nelle case, chiese, monumenti e strutture private. Un voltafaccia dal tanto sbandierato “Modello Marche” che antepone la salvaguardia del governo meloniano, evitando così di chiedere ulteriori risorse nella legge di bilancio che è in definizione».