Pesaro

Terremoto e ricostruzione, opportunità anche per le imprese pesaresi

Cna Costruzioni e Cme sono pronte a fornire supporto per lavorare nel cratere di 85 comuni per oltre 100 mila interventi

Foto di LEEROY Agency da Pixabay

PESARO – Terremoto e ricostruzione. Ci sono molte opportunità per le imprese della provincia di Pesaro e Urbino di poter partecipare alla rinascita delle zone colpite dal sisma. Cna Costruzioni di Pesaro e Urbino ha avviato un sondaggio tra le aziende del settore per capire quante e quali sono le imprese della provincia interessate a lavorare nei cantieri della ricostruzione.

La ricostruzione post terremoto del Centro Italia è in attesa di una ripartenza, nonostante i molti sforzi effettuati e le risorse finanziarie stanziate per i territori colpiti dal sisma del 2016.

A più due anni dall’avvio delle attività del Commissario Straordinario per la Ricostruzione e dagli interventi di ricognizione dei danni coordinati dal Dipartimento per la protezione civile ed il numero cantieri aperti risulta piuttosto esiguo.

«Tuttavia – secondo Cna Costruzioni – la situazione su dove e come intervenire per velocizzare i tempi della ricostruzione è sufficientemente chiara e molti ritardi possono essere recuperati. In relazione a ciò il consorzio Cme di Modena e la Cna di Pesaro e Urbino si pongono come interlocutori primari per le aziende della provincia di Pesaro e Urbino che vogliono operare nel settore della ricostruzione. A tal fine a Tolentino è stato aperto un ufficio per l’assistenza diretta alle Aziende sul Territorio e tramite Cna Costruzioni di Pesaro si potranno avere direttamente informazioni circa opportunità di intervento».

Il Cme Consorzio Imprenditori Edili costituito a Modena è oggi un’importante realtà a livello nazionale: il suo bacino operativo si estende oltre le province originarie fino ai territori del Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Abruzzo, Lazio. Associa ad oggi oltre 400 imprese che operano nei diversi settori delle costruzioni e degli impianti.

La Cna di Pesaro e Urbino sta raccogliendo la disponibilità delle imprese del territorio a lavorare nelle zone del cratere (85 comuni per oltre 100 mila interventi tra pubblici e privati). Per molti di questi è già prevista copertura finanziaria, quindi un’ottima opportunità per poter iniziare subito a partecipare agli appalti.