FANO – Non smette di creare discussioni e polemiche l’ex ferrovia Fano – Urbino. Da una parte chi vorrebbe il ripristino del tracciato ferroviario, dall’altra chi la pista ciclabile che dovrebbe appunto sorgere dove una volta correva il treno che collegava la Città della Fortuna ad Urbino.
Nei giorni scorsi il Comune di Fano aveva pubblicato un video pubblicizzando la nuova infrastruttura ciclopedonale definendola come una «grande opportunità». Si tratterà infatti, negli intenti, di un corridoio verde strategico per tutto il territorio che, a detta della maggioranza, «porterà enormi vantaggi dal punto di vista ambientale, tecnologico, di mobilità». Non si era fatta attendere la reazione delle minoranze, nello specifico il M5S di Fano, che aveva puntato il dito sulle incognite, più precisamente sull’esatta sede del nuovo tracciato invitando ad intraprendere un percorso che possa superare i pareri negativi del Ministero e consenta di sbloccare l’iter per non mandare in fumo 4,5 milioni di euro.
Non solo la pista ciclabile: il tratto è al centro dei discorsi futuri anche per quello che concerne il ripristino della via ferroviaria. Progetto di cui si parla da tempo ma che ancora stenta a vedere l’idea tramutata in azione.
Ora a scendere in campo è la Uil che invita a mettere definitivamente da parte le vecchie polemiche e ad intraprendere un percorso che permetta sia il ripristino della vecchia ferrovia, sia la costruzione della pista ciclabile: «Occorre però che la politica regionale prenda di petto la situazione predisponendo da subito un progetto di recupero da inserire nella programmazione regionale delle infrastrutture che sarà parte integrante del prossimo Recovery Plan. Non vorremmo ritrovarci nella situazione in cui ci siamo ritrovati per troppi anni, e cioè con la vecchia politica regionale sempre ambigua di fronte al dilemma ‘rimettere in funzione la linea ferroviaria oppure costruirci sopra una pista ciclabile’. Un progetto non esclude l’altro».
E ancora: «Questa è una scelta politica che va fatta in questo momento in cui, politicamente, si dovranno fare delle scelte nette, chiare e soprattutto senza nessuna ambiguità. Nel Recovery Found le risorse ci sono, occorre però indirizzarle nelle opere infrastrutturali strategiche di cui la nostra regione ha bisogno, come la Fano Urbino – e conclude la Uil – non si può sprecare altro tempo: è l’ora delle scelte politiche su questa infrastruttura che questo nuovo governo regionale è chiamato a fare».