Pesaro

Unione Pian Del Bruscolo, il Comune di Pesaro ridisegna competenze e funzioni

La polizia locale e i servizi informativi-statistici tornano in capo al Comune. Biancani e Mengucci: «Verso un rilancio»

PESARO – Nuove funzioni per l’Unione Pian del Bruscolo. E’ la promessa del sindaco Andrea Biancani. «L’Unione dei Comuni di Pian del Bruscolo avrà una nuova vita e il Comune di Pesaro continuerà a farne parte in modo attivo».

Assieme all’assessora all’Unione dei Comuni Sara Mengucci, il sindaco lancia la nuova riorganizzazione dei servizi e delle funzioni del Comune di Pesaro all’interno dell’Unione. Sarà infatti presentata, durante la prossima seduta in Consiglio comunale – fissata per giovedì 26 settembre – la delibera che prevede «la grande opportunità di rilancio dell’Unione, con la voglia di condividere insieme azioni strategiche e di governance politica per l’intero territorio», precisano. Tra le scelte indicate nella delibera, la riorganizzazione dei servizi di Polizia Locale e quelli informativi e statistici che – qualora approvata – torneranno ad essere riassunti in capo al Comune di Pesaro.

Nessun passo indietro, quindi, sul ruolo dell’Unione Pian del Bruscolo che «riteniamo essere uno strumento molto efficace, un’idea lungimirante, purtroppo non attuata dalla gran parte dei comuni ma che nel tempo ci ha permesso, e ci permetterà, di fare scelte istituzionali e di programmazione strategica di sviluppo e promozione del nostro territorio, mantenendo, quindi, la sua funzione principale di ampia governance politica – precisano Biancani e Mengucci -. Con questa delibera parliamo del rilancio dell’Unione e della sua funzione comunitaria fondamentale che emerge, soprattutto, in situazioni difficili dove risulta necessaria l’assunzione di scelte giuste e condivise che si inseriscono nel quadro della sanità, dei trasporti, delle infrastrutture, dell’ambiente e dei servizi fondamentali per i cittadini. In questi ultimi anni si sono presentati, nel panorama nazionale e regionale, progetti di riforma sul Testo Unico degli Enti Locali in materia di associazionismo locale, modifiche che non sono andate sempre nella direzione di implementare e sostenere le Unioni, anche sotto il profilo economico, che la regione da anni ha abbandonato. Questa mancanza di sostegno ci porta a dover prendere necessariamente delle decisioni che facciano fronte ai problemi che le nuove norme hanno generato».

Le prime grandi difficoltà, che chiariscono anche la scelta della di dover prendere in considerazione i settori della Polizia Locale e di quelli informativi e statistici, sono legate alla gestione del personale, quindi alle ridotte capacità dell’Unione, per via delle nuove normative nazionali, di poter far fronte ad ulteriori assunzioni. «La condivisione dei servizi e delle scelte all’interno dell’Unione dei Comuni deve essere aumentata, non ridotta e non possiamo farlo portando nuove e ulteriori funzioni nell’Unione perché la normativa non agevola queste tipo di azioni. Senza l’approvazione di questa delibera rischiamo di dover fare i conti con settori che potrebbero diventare scoperti per via della mancanza di personale, come nel caso della Polizia Locale», chiariscono Biancani e Mengucci.

La nuova Unione vivrà di convenzioni formalizzate con i comuni che la costituiscono; in questo modo ogni comune può decidere di attuare convenzioni con un altro comune, sempre che sia all’interno dell’Unione, in modo da gestire al meglio, e con lo spirito di collaborazione che da sempre contraddistingue il progetto dell’Unione, i servizi dedicati ai cittadini, per ottimizzarne le funzioni e le professionalità che influiscono sulla vita di essi.