URBANIA – Volto noto della televisione, Ivan Cottini, il fotomodello e ballerino che da quando aveva 27 anni lotta con una grave forma di sclerosi multipla, è diventato l’emblema della volontà che vince su tutto.
Il 36enne di Urbania si è affermato come modello per noti marchi di intimo e di abbigliamento dopo il diploma da geometra, grazie a una forma fisica coltivata con grande impegno in palestra. Raggiunto il successo, qualche anno dopo sono arrivati i primi sintomi della malattia e poi la diagnosi che gli ha stravolto la vita.
Dopo un primo momento di smarrimento Cottini è voluto “tornare in pista” dimostrando una forza che supera il dolore per la malattia e la paura. «Mi sentivo indistruttibile e mai avrei pensato che una mattina mi sarei svegliato malato», spiega. E aggiunge: «Avevo smesso di vivere, ma poi sono voluto tornare ad essere protagonista della mia vita».
Qui l’intervista che ci ha concesso, a casa sua:
La sua è una storia di coraggio e di amore, quello che lo lega alla figlia Viola, avuta dalla compagna Valentina, conosciuta in ospedale. Ivan combatte la sua malattia a passo di danza, dando una grande lezione di vita a tutti. Un esempio positivo che ha attirato su di lui l’attenzione del pontefice Bergoglio che ha benedetto lui e la figlia, e del capo dello Stato Mattarella che nell’aprile del 2018 lo ha nominato Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.
«Con il ballo prendo a calci la mia malattia» racconta, spiegando che con grande determinazione e allenamento è riuscito a partecipare a trasmissioni televisive come Amici di Maria De Filippi e Ballando con le Stelle di Milly Carlucci, dove ha commosso tutti per la sua esibizione e per la sua grande forza. Di recente è salito anche sul palco dell’Ariston. Qui è stato ospite dell’ultima serata del Festival di Sanremo 2020 dove ha ballato in compagnia di Bianca Maria Berardi. Una serata speciale per dire a tutti che la “diversità è bellezza!”.
Nonostante sia un forte esempio per la società, qualcuno lo ha anche criticato per le sue esibizioni televisive: «Alcuni traggono forza dal mio esempio – osserva Cottini -, ma altri pensano che voglio solo esibirmi e che cerco di fare soldi. Penso che la società di oggi non è ancora pronta a recepire un malato che invece di piangersi addosso cerca di sorridere».
Ivan Cottini lascia indietro le critiche e va avanti. Ha posato infatti come modello offrendo il suo volto a campagne benefiche come quelle dell’Unicef, dell’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), di Theleton e della Repubblica di San Marino con la quale ha realizzato un calendario per finanziare progetti in Etiopia fra i quali scuole.