URBINO – Aveva richiesto il gratuito patrocinio per difendersi in tribunale. Ma la sua non era una condizione di indigenza, anzi aveva evaso il fisco per mezzo milione di euro. Denunciato.
La guardia di finanza ha scoperto un quarantenne urbinate e la sua attività in nero: commerciare di auto usate all’estero. L’indagine è partita dalla segnalazione del Giudice di Pace che aveva ricevuto l’istanza da parte dell’uomo finalizzata all’ammissione al beneficio del patrocinio legale a spese dello Stato che può essere riconosciuto qualora sussistano in capo al richiedente determinate condizioni reddituali e patrimoniali.
In relazione alla segnalazione la Procura di Urbino ha disposto approfondimenti mediante la Sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza dell’ufficio giudiziario feltresco.
Gli accertamenti di natura reddituale e patrimoniale svolti hanno rilevato in prima battuta che l’uomo aveva presentato un’istanza contenente dichiarazioni non rispondenti alla sua reale situazione economica e che gli avevano permesso di ottenere l’ammissione al beneficio del gratuito patrocinio dello Stato nell’ambito del procedimento penale che lo vedeva indagato. Nello specifico la discordanza tra il reddito familiare dichiarato e quello risultante dalle banche dati in uso alla G.di F. ha determinato il superamento del limite per l’ammissione al beneficio.
Inoltre gli ulteriori approfondimenti hanno fatto emergere altre anomalie in relazione alle fonti di reddito. Quest’ultimo infatti, in un lasso di tempo alquanto ristretto, risultava essersi intestatato numerose autovetture (24 solo nel 2017) poco prima che le stesse cessassero la circolazione in Italia per avvenuta “esportazione”. Tale circostanza ha ingenerato nei finanzieri il sospetto che l’indagato potesse svolgere “in nero” un’attività di commercio di autovetture usate. Dopo ulteriori indagini è risultato evasore totale. La Compagnia di Urbino ha appurato che l’uomo non aveva dichiarato al fisco importi per oltre 500.000 euro.