URBINO – Una rissa da Far West senza esclusione di colpi. È questo lo scenario che si era materializzato nella serata a cavallo tra il 17 e 18 settembre in Piazza della Repubblica.
La movida del giovedì, il giorno da sempre dedicato ai bagordi ed ai festeggiamenti nella città Ducale (era il primo dopo il lockdown), si è tramutata in una baruffa di vaste proporzioni. Dopo le indagini condotte dai carabinieri e dirette dal capitano Renato Puglisi, sono arrivate le prime quattro denunce: a finire nei guai quattro giovani di età compresa tra i 19 e i 22 anni e tutti residenti in provincia (Pesaro, Fano e Urbino). Tre di questi erano conosciuti alle forze dell’ordine per precedenti analoghi.
Una maxi rissa che aveva poi coinvolto un numero imprecisato di persone e costretto a ricorrere alle cure dei sanitari molti studenti che, anche accidentalmente, avevano riportato lesioni anche gravi. Come spesso accade per risse simili, ad accendere gli animi sarebbero stati motivi futili: uno sguardo di troppo ad una ragazza appartenente ad una comitiva avrebbe innescato il pandemonio.
Grazie al lavoro certosino dei militari, dalle testimonianze raccolte e dalle immagini delle telecamere a circuito chiuso, è stato possibile risalire a coloro che avrebbero innescato il tutto. Un inizio certo non incoraggiante per le famose serate urbinati dedicate agli studenti che nel corso degli anni, da sempre, fanno registrare eccessi, anche violenti.