PESARO – Morte in galleria, sindacati e mondo sanitario in lutto. Le reazioni non mancano e ancora una volta si parla di incidenti sul lavoro, una piaga sempre più allarmante.
L’Fp Cisl Marche parla di «giorno del dolore, del ricordo e del silenzio, perché dinnanzi a tragedie simili non ci sono parole che possono lenire la perdita di un figlio, di un genitore di un amico, di un collega. Vogliamo ricordare il sacrificio quotidiano di medici, infermieri e autisti del nostro servizio di emergenza territoriale che garantiscono con passione, professionalità e abnegazione il diritto alla salute. Un lavoro che però può arrivare, come in questo caso, all’estremo sacrificio della vita».
Il Segretario Nazionale Ugl Salute Gianluca Giuliano e il Segretario Regionale Benito Rossi commentano: «Una tragedia immane. Ancora tristissime morti sul lavoro, che riguardano tre operatori sanitari che perdono la vita mentre impegnati nella loro missione di assistenza».
Il sindacato medici italiani (Smi) parla di un «grande lutto per tutta la comunità medica e per il territorio marchigiano. Le cause dell’incidente, ovviamente si dovranno accertare, ma risulta essere enorme il numero dei feriti e dei morti in Italia e nelle Marche, a causa degli infortuni sul lavoro. È una situazione ormai drammatica. Occorrono politiche di prevenzione più stringenti in grado di bloccare questo stillicidio».
La Uil commenta: «Un lutto che ci lascia sgomenti» commenta Angelo Aucello, segretario generale Uil Fpl Pesaro Urbino, il sindacato al quale erano iscritti Stefano Sabbatini e Cinzia Mariotti, autista e infermiera della Potes 118 di Fossombrone. «Lavoravano insieme da anni. Sabbatini in passato era stato anche rsu e ricoperto ruoli dirigenziali nel sindacato, sempre in prima linea per i diritti dei lavoratori».
«E tra i diritti – aggiunge la segretaria generale della Uil Marche, Claudia Mazzucchelli – c’è anche quello di poter tornare a casa dal lavoro sani e salvi. Un tema da affrontare con la logica della prevenzione non con il cordoglio del giorno dopo».