PESARO – La storia che rimbalza dalla Toscana sta tracciando un solco. Un 91enne ha donato la sua dose di vaccino per darla a una madre con un figlio disabile che vuole continuare ad assistere il figlio in sicurezza.
I consiglieri regionali Micaela Vitri e Andrea Biancani chiedono con forza la vaccinazione dei soggetti deboli e una corsia preferenziale per i disabili (in particolare per disabilità motorie importanti, disturbi dello spettro autitico, disabilità intellettiva, sensoriale, con problematiche psichiatriche e comportamentali, non autosufficienti e con necessità di supporto. E la vaccinazione per i loro familiari e gli operatori che li assistono.
«La campagna vaccinale è partita con gravi dimenticanze da parte della Giunta regionale – afferma Vitri –, in particolare per quel che riguarda i soggetti più fragili ed esposti che, se dovessero contrarre il virus, potrebbero incorrere in conseguenze molto gravi per la loro salute. Disabili e loro caregiver, personale scolastico con età superiore ai 65 anni, altri soggetti particolarmente esposti – prosegue la consigliera Pd – devono avere assoluta priorità nella somministrazione del vaccino. A me sembra davvero inconcepibile che, nelle priorità del piano vaccinale, si pensi di inserire alcune categorie di professionisti, in larga misura in smart working, ma vengano dimenticati quei soggetti fragili che spesso hanno bisogno di assistenti a stretto contatto fisico».
Biancani chiude: «Ad oggi non ci sono ancora tempi certi e risposte chiare. Ma non molliamo, abbiamo presentato una nuova mozione per sollecitare l’avvio delle vaccinazioni per i disabili e per chi li assiste, familiari e operatori, oltre che per il personale scolastico con età superiore ai 65 anni e altri soggetti particolarmente esposti».