Pesaro

Vallefoglia, è giallo sulla morte di Marco Truffi

Tante le domande senza risposta che avvolgono la morte del 44enne che si era trasferito ad Amburgo. La famiglia lo cercava da oltre un anno: nessuno li aveva avvertiti del decesso

Vallefoglia fonte wikipedia
Vallefoglia (fonte wikipedia)

VALLEFOGLIA – Sono tante le domande senza risposta che avvolgono la morte di Marco Truffi, ex operaio morto in Germania ad Amburgo il 7 settembre 2019. A riaccendere i riflettori sulla vicenda del 44enne è stata alcuni giorni fa la trasmissione Chi l’ha visto che ha lanciato un appello: “Se qualcuno sa dove è Marco, chiami la trasmissione“. I suoi familiari infatti, da quasi un anno e mezzo, cercavano l’uomo di cui si erano perse le tracce.

A distanza di qualche giorno da quest’appello è emersa una verità sconcertante: Marco Truffi era morto il 7 settembre del 2019 ma nessuno avrebbe mai avvertito la famiglia. A scoprire l’amara verità sarebbe stata una ricerca condotta dal primo cittadino di Vallefoglia Palmiro Ucchielli nei meandri degli atti comunali da cui sarebbe emerso il tragico epilogo della vicenda: il database dell’anagrafe avrebbe ricevuto in data 5 febbraio del 2020, dal Comune di Urbino, a sua volta avvertito dal Consolato italiano in Germania, la notizia del decesso. La notizia però non sarebbe mai stata trasmessa ai familiari.

Marco Truffi
Marco Truffi

Tante le anomalie di questa vicenda. La prima riguarda il ritardo con cui il Consolato italiano avrebbe trasmesso il certificato di morte al Comune di Urbino: i documenti sarebbero stati inviati il 4 febbraio 2020 ma il decesso sarebbe avvenuto il 7 settembre 2019, ovvero cinque mesi prima. Il fatto che le carte siano state inviate ad Urbino potrebbe essere spiegabile con il fatto che Marco risultava effettivamente nato nella Città Ducale il 15 maggio del 1976. Il Comune di Urbino rigirò la documentazione all’amministrazione di Vallefoglia: a quel punto è ipotizzabile che, vista la data del decesso così antecedente, si fosse presupposto che i familiari avessero già avuto notizia del decesso.

Cosa sia accaduto durante gli ultimi mesi del 44enne in Germania rimane avvolto nel mistero; come mai la notizia, invece di arrivare ai familiari che lo hanno cercato invano per circa un anno e mezzo, sia rimasta nel limbo è un aspetto su cui dovrà essere fatta luce. Dove si trovino ora le spoglie del 44enne rimane l’ennesima domanda a cui i familiari hanno il diritto di avere in tempi celeri una risposta.