Pesaro

Vallefoglia, lite per un posto al mercato: dopo le botte la condanna

La polizia ha eseguito la misura degli arresti domiciliare per un marocchino di 50 anni. I fatti avvennero nel 2019

La polizia di Urbino

URBINO – Lite per il posizionamento di una bancarella al mercato, poi le botte. Arriva la condanna definitiva.

Il personale della Polizia di Stato in servizio al Commissariato di Urbino ha proceduto all’esecuzione dell’ordine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro relativa all’espiazione di pena detentiva in
regime di detenzione domiciliare di mesi 6 nei confronti di un cittadino marocchino residente a Urbino.

Il soggetto si era reso responsabile, nel 2019, del reato di lesioni personali e porto di strumenti atti ad offendere, a seguito di un diverbio con un connazionale circa il posizionamento della piazzola riservata per il commercio ambulante, nella località di Sant’Angelo in Lizzola. Il diverbio, inizialmente verbale, su come posizionare le bancarelle, era poi degenerato in colluttazione e il soggetto in questione aveva colpito l’altro ambulante con un’asta di ferro provocandogli delle lesioni.

Erano circa le 7.30 quando i due hanno iniziato a litigare per posto. Uno dei due con una testata ha colpito l’altro ambulante sul viso spaccandogli il naso. Quest’ultimo, 50enne, però si è subito ripreso dallo shock ed ha subito reagito; ha afferrato una spranga che serviva per montare la bancarella ed ha colpito in testa e alla clavicola l’altro ambulante.
I due erano finiti al pronto soccorso. Poi il processo e la pena definitiva.

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