VALLEFOGLIA – La candidatura alle elezioni regionali della giornalista Micaela Vitri genera “stupore” e polemica a Vallefoglia. A parlarne è Carla Nicolini di Fratelli d’Italia e l’attacco frontale è sul tema della sanità.
«Apprendo con stupore la notizia della candidatura della giornalista Micaela Vitri, che si schiera in sostegno del Pd e del consigliere Biancani. Tra i motivi per cui dichiara di candidarsi, sostiene la sua preoccupazione e l’interessamento alla sanità. Dice di aver visto persone arrabbiate e insoddisfatte. Ovviamente si guarda bene dallo spiegare alle persone che cosa intende il Pd per sanità territoriale, che non è come qualcuno potrebbe fraintendere il potenziamento delle strutture ospedaliere e sanitarie su tutto il territorio, ma la prosecuzione dello scellerato Piano Sanitario Regionale di Ceriscioli, che ha chiuso e depotenziato 13 ospedali, togliendo servizi essenziali ai cittadini e negando a molti, di fatto, il diritto alla salute. Il loro candidato governatore Mangialardi ha detto esplicitamente che la sanità entrerà nelle case dei marchigiani, con un nuovo modello di assistenza domiciliare, non ha detto che si rinuncia agli ospedali unici provinciali, per ripristinare una efficiente distribuzione dei presidi ospedalieri. E quindi, se quello della sanità è tema caro alla Vitri, appare quantomeno ridicolo che abbia scelto di candidarsi col partito che ha distrutto la sanità nella nostra Regione con il contributo diretto del consigliere Biancani».
La consigliera di opposizione di Vallefoglia va avanti: «La gente sa bene quali servizi si è vista sottrarre e quali disagi ha dovuto affrontare per garantirsi le cure. Molti cittadini e molti sindaci (non quello di Vallefoglia che la accompagna e sponsorizza ai vari eventi pre elettorali) sono scesi in piazza per contrastare il Piano Sanitario Regionale. Lei dov’era? Parla poi della casa della salute di Montecchio. Una struttura nuova dove una barella non entra neppure nell’ascensore e addirittura il sabato mattina non viene prestato nessun servizio. Ricordo alla Vitri che ancora è difficilissimo riuscire prendere un appuntamento tramite il CUP e che a parecchi utenti tramite una fredda telefonata è stata disdetta la prestazione che aspettavano già da mesi. Nessuno di questi è stato mai richiamato una volta finita l’emergenza covid, perché coloro che amministrano hanno deciso che queste persone dovessero ricominciare tutto da capo, rimettendosi in lista e aspettando ulteriori mesi. Ecco perché la gente è arrabbiata e sarà difficile che credano alle favole di Biancani, che la Vitri ha sposato come verità. Che credibilità pensa di avere?».