Pesaro

Vallefoglia, scoperte altre due discariche abusive – FOTO

Gli episodi segnalati dall'associazione Mons Abbatis riguardano l'abitato di Morciola ed una zona sotto il monte di Colbordolo. Il presidente Rossi: «La nostra terra ha bisogno di essere rispettata, preservata e conservata»

Discarica abusiva
Discarica abusiva a Vallefoglia

VALLEFOGLIA – Altre due discariche abusive scoperte nel Comune di Vallefoglia. La segnalazione è frutto del progetto messo in campo dall’associazione Mons Abbatis denominato “Mappe della vergona”, nato allo scopo di sensibilizzare la popolazione sui luoghi dove vengono create discariche abusive di rifiuti. Le segnalazioni vengono fatte da privati cittadini che si mettono in contatto attraverso i social con l’associazione che promuove la tutela del territorio.

Discarica abusiva nel comune di Vallefoglia
Discarica abusiva nel comune di Vallefoglia

Il primo ritrovamento riguarda un tratto della cosiddetta Morciolina: la strada che dall’abitato di Morciola sale verso l’antica chiesa parrocchiale di Santa Maria Annunziata. Nei pressi di una curva, lungo il viottolo di accesso ad un antico casolare semidiroccato, vi è un punto di scarico che ogni tanto qualcuno provvede a ripulire, ma che poi puntualmente torna a riempirsi di ogni tipo di materiale: elettrodomestici, batterie d’auto, calcinacci, contenitori di latta. Nei pressi di questo ingresso, nascosto dalla vegetazione e da una recinzione, si trova un altro punto di scarico, con detriti, materiali edili, pannelli industriali, pneumatici che pian piano vengono sepolti dalla lavorazione del terreno.

Discarica abusiva a Vallefoglia
Discarica abusiva a Vallefoglia

La seconda segnalazione invece riguarda un tratto della strada panoramica che transita sotto il monte di Colbordolo, tra la fonte dell’acqua potabile e l’incrocio per Coldazzo. Nei pressi di una curva, semisepolti dalla vegetazione (purtroppo anche difficilmente documentabili dal punto di vista fotografico), si intravedono alcuni divani, mobili e tanto altro materiale domestico.

«Sperando che queste segnalazioni servano ad arginare nel futuro simili abusi – riferisce il presidente dall’associazione Roberto Rossi – vi chiediamo di continuare a documentarci questi ed altri delitti che offendono il nostro bel territorio; la speranza è sempre quella di generare nella nostra gente una maggiore consapevolezza di quanto la nostra terra sia bella e di quanto questa sua bellezza abbia bisogno di essere rispettata, preservata e conservata per le generazioni che verranno».