FANO – Non c’è pace sull’affaire variante Gimarra che continua a dividere, non solo a Fano, territorio interessato dall’ambizioso progetto, ma anche all’interno della giunta regionale dove, a seguito dell’ interrogazione del M5S, i vertici regionali avrebbero espresso il proprio dissenso sul progetto. (Per saperne di più a questo link)
La strada, ovvero il prolungamento dell’Interquartieri che dalla rotatoria di via Aldo Moro sbucherà sulla Statale 16, poco prima dell’hotel Riviera, ha scatenato non poche polemiche nella Città della Fortuna dove i detrattori non sono pochi. Al riguardo, CentroPagina, aveva anche lanciato un sondaggio tra i fanesi da cui era emerso un abbondante parere negativo sul progetto (il 74,8% si era detto contrario).
Soddisfatta dei dubbi palesati dal governo regionale la consigliera Marta Ruggeri, capogruppo del M5S: «Grazie all’interrogazione del M5S, la Giunta regionale ha chiarito la sua posizione sul proseguimento dell’interquartieri di Fano fino a Gimarra. Per bocca dell’assessore regionale alla viabilità Francesco Baldelli – continua la Ruggeri – la Regione ha espresso chiaramente il proprio dissenso su questa assurda strada, alludendo che è anche in contrasto con le finalità con cui il CIPE ha stanziato i 20 milioni di Euro, cioè facilitare il raggiungimento dell’ospedale unico provinciale di Muraglia».
La Ruggeri aggiunge: «Ciò non solo perché per fortuna quell’ospedale non c’è più nei progetti della Regione, ma anche perché comunque tale opzione non raggiunge gli scopi prefissati, come ha ammesso lo stesso Seri quando il 19 settembre scorso ha dichiarato ‘Sappiamo che il tratto finale dell’Interquartieri non è la soluzione per il collegamento Fano-Pesaro, ma serve principalmente a migliorare la viabilità interna’. Per tale motivo, ha proseguito l’assessore Baldelli nel suo discorso, eventuali costi della strada oltre i 20 milioni di Euro dovranno essere interamente coperti dal Comune di Fano, in quanto la Regione Marche non ha intenzione di intervenire».
Tra i tasti più dolenti, oltre all’impatto ambientale, ancora una volta emerge quello dei costi: «questa strada costerà ben più dei 20 milioni disponibili e dei 19,2 calcolati dal Comune di Fano, lo sappiamo bene visto che ne serviranno molti di più sia perché il tracciato prevede due gallerie e tre grandi rotatorie, ma anche perché, fra quelle esaminate, è la soluzione più impattante dal punto di vista ambientale, paesaggistico, idrogeologico, naturalistico e acustico e quindi necessiterebbe di imponenti e costosissime opere di mitigazione».
La capogruppo del M5S conclude: «Apprezziamo infine la disponibilità dell’assessore Baldelli a farsi mediatore e garante fra i Comuni di Fano, Pesaro e Mondolfo a sedersi attorno ad un tavolo per trovare e concordare una soluzione che possa costituire una vera alternativa alla Statale Adriatica, da Fano sud a Pesaro, in modo da non perdere i 20 milioni disponibili. Del tutto condivisibile anche l’intenzione espressa di creare gradualmente una nuova dorsale che consenta di arretrare la statale fino a Gabicce. Se questo avverrà non mancherà la nostra collaborazione e se servirà qualche ulteriore stanziamento mi auguro che la Regione sarà pronta ad intervenire».
Di parere diverso la consigliera regionale PD Micaela Vitri: «Bloccare e rallentare lo sviluppo del nostro territorio depauperando la città di Fano. È questo ciò a cui ho assistito anche oggi in Consiglio regionale ad opera della giunta Acquaroli-Baldelli che, con la spinta del Movimento 5 stelle in Assemblea legislativa, ha provato, consapevole della reale impossibilità da parte della giunta regionale, a mettere un punto interrogativo alla variante Gimarra. Di fatto, al di là della retorica di circostanza, rimandando la palla al Comune di Fano che ha già iniziato l’iter procedurale e progettuale. L’assessore Francesco Baldelli ha infatti risposto a un’interrogazione, posta dalla consigliera Ruggeri sul collegamento stradale Fano-Pesaro, auspicando modifiche al progetto qualora venga proposto un nuovo tracciato. Dovrebbe sapere che proprio l’assessore all’Urbanistica del Comune di Fano Cristian Fanesi ha già accuratamente provveduto a fare approvare, in consiglio comunale, lo studio di fattibilità per il migliore progetto a vantaggio di tutta la città di Fano. Il nuovo tracciato scelto infatti dall’ente locale, indipendentemente dall’assetto delle strutture sanitarie ospedaliere, risponde a una necessità storica dell’intera città di cui si discute ormai da decenni, ovvero di sollevare dal traffico il centro, mantenendo un elevato standard di compatibilità ambientale, nel rispetto di prescrizioni di rigorosa mitigazione paesaggistica».
«La possibilità di usare 20 milioni di fondi europei (FSC) per migliorare la viabilità Fano-Pesaro – prosegue Vitri – costituisce un’occasione straordinaria e forse irripetibile da cogliere nell’interesse collettivo. Un investimento pubblico importante che fornisce, in un’unica soluzione progettuale, la degna conclusione all’interquartieri realizzando un bypass alla Statale verso nord nel tratto urbano, pianificazione prevista sin dal 1964 e sempre confermata dai piani regolatori successivi della città di Fano – e conclude – L’impegno della Regione Marche, deve essere quello di collaborare e coordinare gli enti locali per raggiungere gli scopi di sviluppare l’economia e migliorare la qualità della vita delle comunità non certo quello di frenare e bloccare interventi pianificati e previsti da tempo una volta individuato il soggetto attuatore».