PESARO – Vendeva oggetti e capi contraffatti al mercato di Pesaro. Abbigliamento di grandi griffe tarocche e persino prodotti legati al mondo dei teenagers. Denunciato.
I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Pesaro hanno
sequestrato 700 capi di abbigliamento contraffatti, riconducibili a note case di moda, serie tv, videogames, programmi youtube per teenagers e bambini, per un valore di mercato pari a circa 14.000 euro.
Nei giorni scorsi, presso la zona di San Decenzio a Pesaro, ove si svolge ogni
settimana il mercato cittadino, le Fiamme Gialle, impegnate in un servizio di controllo del territorio, mirato alla prevenzione e contrasto degli illeciti nei prioritari settori di polizia economico-finanziaria del Corpo, hanno notato e sottoposto ad ispezione un ambulante intento a vendere prodotti con segni distintivi e marchi contraffatti.
La persona fermata era già gravata da pregiudizi di polizia nello specifico
settore d’intervento, per cui le operazioni ispettive si sono estese anche
all’abitazione privata, dove è stata rinvenuta analoga merce in deposito.
Al termine delle operazioni venivano così sottoposti a sequestro circa 700 capi di abbigliamento ed accessori, costituiti prevalentemente da maglie e felpe di note case moda, quali Chanel, Moschino, oltre ad articoli destinati ai teenagers e bambini, quali Tik Tok, Cristiano, Me contro Te, Casa di Carta, Minecraft, Fortnite. Il valore complessivo di mercato della merce è
stimato in circa 14.000 euro.
Il responsabile è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per commercio di prodotti contraffatti e ricettazione.
Nell’attuale contesto emergenziale, i controlli della Guardia di Finanza vengono costantemente orientati alla tutela ed al supporto del sistema imprenditoriale più virtuoso presente sul mercato, ora fortemente
provato dalla sensibile contrazione dei livelli di produzione e per tale motivo più esposto a forme di concorrenza sleale ed illecita, che caratterizza le più insidiose fenomenologie criminali volte all’inquinamento del mercato mediante l’immissione di merce contraffatta, priva dei requisiti di conformità ovvero dei presupposti di origine dei prodotti stessi, quale garanzia di qualità.