PESARO – Violenza di genere, crescono i casi. Convegni e presidi per sensibilizzare sul tema.
Il rapporto sulla violenza di genere del 2023 redatto dalla Regione Marche evidenzia che i procedimenti penali arrivati alle Procure marchigiane sono stati 1388, di cui 301 nella provincia di Pesaro e Urbino. Nel 2022 erano 263. Le denunce ai Centri antiviolenza contano 232 casi nella Provincia di Pesaro e Urbino.
Nel 93% dei casi segnalati dal centro antiviolenza “Parla con noi”, le donne dichiarano di aver subito violenza psicologica, il 66% anche quella fisica, il 63% minacce. Il 40% delle donne subisce violenza economica e poco meno della metà di queste sono disoccupate o precarie: dunque l’uomo esercita un forte controllo economico sulle vittime degli abusi, oltre a isolarle dalla famiglia e dalle amicizie. Sono state vittime di stupro, tentato stupro e altre violenze sessuale il 19% delle donne, mentre di stalking il 17%.
In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere, il 25 novembre, la Questura di Pesaro ha aderito all’iniziativa “Orange the World”, promossa da “UN Women”, come richiesto dall’Associazione “Soroptimist International Italia”, impegnata nella promozione dei diritti umani, dell’uguaglianza e dello sviluppo della condizione femminile. La facciata dell’edificio è stata quindi illuminata di arancione, colore scelto come simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere. La stessa Questura ha organizzato un gazebo di ascolto per la cittadinanza dalle ore 8 alle ore 14 in Piazza del Popolo, con la collaborazione della CRI, dell’Associazione Gens Nova e di alcune classi del Liceo Artistico Mengaroni.
Nell’ambito della stessa mattinata il Sig. Questore ha partecipato ad un’Iniziativa simbolica e di sensibilizzazione dal titolo “NON È NORMALE CHE SIA NORMALE” del Liceo Artistico Mengaroni. L’istituto ha realizzato presso la Piazza della Creatività performance, letture e gesti simbolici con la partecipazione del Sindaco di Pesaro, degli assessori comunali e delle altre forze dell’ordine. Tutti i presenti hanno partecipato con un semplice segno distintivo che ha unito tutte le istituzioni: un segno rosso sotto l’occhio sinistro, realizzato con rossetto rosso, simbolo della lotta condivisa contro la normalizzazione della violenza. Il pomeriggio, presso Palazzo Gradari, il convegno “Amati Tu” organizzato da Gens Nova, in collaborazione con la Prefettura, la Questura di Pesaro e Urbino ed il Comune, il cui punto centrale sono le testimonianze delle vittime di violenza e del loro percorso.