ANCONA – «Tanti cittadini trovano finalmente risposta alla visita che cercano». Il presidente della Regione Luca Ceriscioli parla con soddisfazione dei risultati messi a segno dal piano di azzeramento delle liste di attesa introdotto dalla sua Giunta. E i risultati gli danno ragione: nel 2019 le prestazioni sanitarie erogate nei tempi previsti hanno segnato un +96,6% mentre ne sono state erogate 58 mila in più. Quindi non solo tempi di attesa più brevi, ma anche una crescita nel numero di prestazioni erogate nei tempi previsti. Andando un pò più nel dettaglio, risulta che a dicembre 2019 il 96,8% delle prestazioni sanitarie brevi erano state soddisfatte nei tempi previsti, quelle differibili per il 97% e le programmate per il 97,5%.
«Siamo riusciti a raggiungere quasi tutte le province con cifre vicine al 100%: quindi una risposta molto importante» commenta il governatore delle Marche Luca Ceriscioli nel ricordare le misure adottate per agevolare prenotazioni e cancellazioni tramite lo sviluppo di canali integrativi sia sul territorio sia sul web. Tra queste, il sito web e l’App MyCupMarche, poi la piattaforma multicanale appoggiata sul sito della Regione dove è anche possibile visionare i posti disponibili per esami e visite.
Una riorganizzazione del sistema di prenotazione realizzata anche attraverso l’introduzione del meccanismo bonus- malus, ovvero della prestazione sempre garantita in base al codice di priorità clinica. Un provvedimento preso per combattere l’annoso fenomeno delle visite fantasma, cioè di chi prenota e poi non si presenta togliendo spazio agli altri utenti. In sostanza, grazie all’introduzione del malus, paga chi non si presenta all’appuntamento senza aver disdetto la prenotazione. Questo ha fatto aumentare i posti disponibili nelle strutture pubbliche e private convenzionate, tanto che sono cresciuti dai 154.397 del 2018 ai 174.835.
Il piano di azzeramento delle liste di attesa ha portato anche un altro beneficio, una riduzione dello spostamento per poter eseguire visite ed esami all’interno della propria provincia di residenza. «Quando ho iniziato il mandato la risposta era addirittura regionale – osserva – Ora abbiamo ristretto molto il campo riducendo, direi da giugno 2019, alla provincia di residenza o a quella vicina. Con gli ultimi provvedimento di fine 2019 stringiamo ancora di più cercando di dare mano a mano risposte sempre più vicine al cittadino».
Un risultato ottenuto grazie al sistema di monitoraggio dei posti disponibili, una novità introdotta dalla giunta Ceriscioli, che consente di tracciare «una ad una tutte le richieste e ci permette di capire quale sia il bisogno vero all’interno di ogni distretto per poi riorganizzare i servizi».
L’obiettivo è quello di permettere la prenotazione di visite ed esami il più vicino possibile alla zona di residenza. Ceriscioli spiega che per agevolare gli anziani e le persone in condizioni di fragilità all’accesso delle prestazioni sanitarie partirà un progetto sperimentale su Ancona con un bus dedicato che porterà le persone nei poliambulatori. «C’è una crescita costante e l’obiettivo è di eliminare tutti i disagi legati alle liste di attesa perché siamo convinti che faremo un grande servizio alle persone, che non debbono più mettere mano al portafoglio per pagare visite private. Ma anche che soprattutto si sentano considerate dalla sanità pubblica».
Ma per azzerare le liste di attesa la Regione ha lavorato anche sul fronte delle aziende pubbliche che hanno registrato una crescita dal punto di vista dei posti disponibili. Un incremento molto importante c’è stato agli Ospedali Riuniti di Ancona, dove sono passati dai 9.740 del 2018 ai 15.656 del 2019. Su Marche Nord sono passati da 12.001 a 14.245, l’Asur vede un incremento da 110.089 a 112.043, mentre l’Inrca cresce da 6.621 a 8.810. Complessivamente gli spazi disponibili sono passati dai 138.451 ai 150.754.
Le agende sono state suddivise sulla base delle priorità, dei primi accessi e degli accessi successivi, adottando il catalogo unico delle prestazioni per tutti i medici di medicina generale, pediatri e specialisti. Nel luglio 2018 poi è stata introdotta la ricetta dematerializzata che consente di prenotare, disdire e pagare online e tramite App. In un anno si è passati dal 15,44% al 60,15%. Attivato anche un percorso di presa in carico per gli specialisti, tramite prescrizione elettronica e prenotazione su agende dedicate.