SENIGALLIA – Il Club Occidente compie vent’anni. L’associazione culturale, nata nel 2004 a seguito del grave attentato alle Torri Gemelle di New York, ha portato avanti in questi anni l’obiettivo di organizzare eventi di valore culturale, politico e istituzionale valorizzando il mondo occidentale e mettendo al centro «la persona, a sua incommensurabile dignità e libertà», sottolinea il presidente Giulio Argalia. Convegni, seminari, presentazioni di libri, oltre 120 iniziative, e adesso anche un giornale. Per ora solo online, ma presto forse anche cartaceo. “Voce alle Marche” è la nuova iniziativa editoriale – diretta da Gianni Moreschi – per dare voce alla regione e ai suoi protagonisti, e anche un futuro. Alla presentazione, ieri (venerdì) partecipatissima e ospitata in sue sale meeting dell’Hotel Raffaello di Senigallia, hanno partecipato il filosofo Sergio Belardinelli, il magnifico rettore dell’Università di Urbino Giorgio Calcagnini, il manager pubblico Michele Caporossi, gli imprenditori Tonino Dominici ed Enrico Loccioni. Ad accogliere con entusiasmo la nascita dell’iniziativa editoriale, un parterre di imprenditori, rappresentanti del mondo politico, della sanità e del turismo di tutta la regione, segnale di una partecipazione e di un interesse vivace verso il futuro stesso della regione, anche perché “Voce alle Marche” viene alla luce in vista delle prossime elezioni regionali, anche con l’obiettivo di fornire spunti, riflessioni, idee per ridisegnare il governo delle Marche. A scandire il ritmo della serata, l’abile conduzione del giornalista Rai Maurizio Blasi, sempre impeccabile, inossidabile e pungente nelle sue introduzioni.
«Voce alle Marche – dice Giulio Argalia – sarà una voce libera, liberale e anticonformista». Nel suo intervento, il professor Sergio Belardinelli, ha puntato l’attenzione sull’obbligo del Club Occidente a tener fermo il valore della persona e della libertà. «Voce alle Marche è più attenta alle realtà del territorio con nuovi modi di raccontarsi». Il Magnifico Rettore Calcagnini ha analizzato il quadro delle imprese marchigiane negli ultimi 10/15 anni: «il modello delle imprese è cambiato, bisogna capire se sia virtuoso come quello del passato».
Articolato l’intervento di Michele Caporossi, che ha parlato di visione, ricostruzione, progettazione, programmazione, sicurezza e salute, democrazia e libertà.
Gli imprenditori Domenici e Loccioni hanno raccontato la propria esperienza sottolineando l’importanza del capitale umano, della passione e della competenza.