SENIGALLIA – Un mese e mezzo di apertura. Potrebbe essere questa la “sorte” temporale del covid hotel sul lungomare di Senigallia la cui convenzione scadrà a fine anno. Aperto a metà novembre, potrebbe venire chiuso il 31 dicembre, nonostante finora una cinquantina di persone abbiano usufruito dell’accoglienza in una struttura dove poter passare il periodo di isolamento in sicurezza.
All’hotel Atlantic, situato a Marzocca di Senigallia e gestito in questa fase pandemica dalla Caritas senigalliese in collaborazione con la proprietà (fam. Marchetti), i volontari dell’ambulatorio solidale Paolo Simone e con le autorità sanitarie, sono infatti stati accolti dal 16 novembre ben 47 utenti, 27 uomini e 20 donne, provenienti dai vari ospedali delle province di Ancona, Pesaro Urbino e Fermo: 11 dagli ospedali riuniti di Ancona, 9 dal nosocomio di Senigallia, 3 da quello di Jesi, 10 dall’azienda ospedaliera Marche nord e 2 dall’ospedale di Fermo.
Altri 12 provenivano dalle proprie abitazioni, dove non era possibile passare la quarantena o l’isolamento fiduciario in sicurezza senza rischiare di contagiare altri familiari.
Nel report stilato dalla Caritas senigalliese viene sottolineato anche come siano state 22 le dimissioni dall’inizio di questa seconda apertura del covid hotel. E la pandemia non risparmia nessuna fascia di età: il più giovane ha infatti appena 19 anni, mentre il più anziano 88. L’età media dei contagiati è scesa a 50 anni.
Numeri che dimostrano l’importanza di certe iniziative come quella che era stata avviata la scorsa primavera grazie alla Caritas, al Comitato “Un aiuto per l’ospedale di Senigallia” e al coordinatore delle Usca, il dottor Volpini. Esperienza poi ripetuta in questa seconda fase di pandemia da covid-19. Al momento non ci sono altre date oltre a quella di scadenza della convenzione fissata al 31 dicembre, ma rimane la questione del futuro delle persone accolte qualora non venga rinnovata, per lo meno fino alla dimissione di tutte le persone ospiti del covid hotel di Senigallia.