SENIGALLIA – Sono ancora in corso gli accertamenti per capire quale sia la causa del violento incendio sviluppatosi nella notte tra domenica 15 e lunedì 16 ottobre, nell’area portuale di Senigallia. Le fiamme, scaturite in cinque dei sei magazzini situati sotto la passerella di legno all’ingresso nord del porto, all’inizio del lungomare Mameli, hanno causato diversi danni alle strutture e alle attrezzature presenti all’interno.
Le strutture, gravemente danneggiate dall’incendio, sono i depositi delle attrezzature che la Gestiport (la partecipata concessionaria per conto del Comune) dà in uso alle associazioni marittime e sportive di Senigallia per la sistemazione e il rimessaggio di vari materiali. Uno di questi era in uso dallo stesso Ufficio Locale Marittimo che sta conducendo i rilievi.
Dentro i box tutto è andato bruciato, come testimoniano le FOTO allegate: mobili, tavoli, sedie, attrezzature per la navigazione o per la segnalazione in spiaggia e in mare, tavole da surf, carrelli per le piccole imbarcazioni e addirittura un muletto. Nulla di tutto questo si è salvato dall’incendio: le fiamme hanno in poco tempo divorato l’area e distrutto quanto si trovava nei circa 100 metri quadrati di superficie andati a fuoco. Fortunatamente non tutti contenevano attrezzature: un paio erano stati già svuotati perché utilizzati soprattutto nel periodo estivo.
L’Ufficio Locale Marittimo, che sta conducendo gli accertamenti sul rogo che ha devastato l’area a ridosso del porto senigalliese, sta attendendo la relazione dei vigili del fuoco per capire quali siano le cause del violento incendio. Dopo il doppio sopralluogo di lunedì mattina dei pompieri e del comandante della Guardia Costiera Cristoforo De Giuseppe, sembra al momento esclusa la pista dolosa: all’interno non sono stati trovati elementi utili a far propendere per questa ipotesi, anche se si sta attendendo il referto del distaccamento senigalliese dei vigili del fuoco per avere la conferma o meno di quanto finora riscontrato.