Senigallia

Accessibilità, «a Senigallia tanti luoghi pericolosi, non solo per gli ipovedenti»

Due fratelli, recentemente curati nel reparto di oculistica a cui esprimono riconoscenza e gratitudine, fanno notare che servirebbero diversi interventi in città per una rinnovata «vivibilità urbana»

Piazza del Duca a Senigallia
Piazza del Duca a Senigallia

SENIGALLIA – Un ringraziamento e una critica. È quanto si sentono di esprimere i fratelli Susanna e Ermanno Tarli che hanno affidato alle nostre pagine i loro pensieri. 

Il primo è dedicato al reparto di oculistica dell’ospedale di Senigallia, alle cui cure si sono dovuti rivolgere entrambi: «Desideriamo esprimere pubblica riconoscenza per l’alta professionalità dei medici e dell’intero reparto, e infinita gratitudine per un’accoglienza che ci ha fatto sentire come a casa. A voi tutti sentiti auguri di buone feste». 

La seconda osservazione è una critica, che si spera il più costruttiva possibile. Ermanno, essendo ipovedente, ha rischiato di cadere malamente dallo scalino che divide in due piazza del Duca; e sarebbe caduto se due amici pronti di spirito non lo avessero letteralmente acchiappato al volo. «In città sono presenti anche altri luoghi pericolosi – fa notare Ermanno – per chi abbia la vista ridotta, così come per chi è sano. Servirebbe un intervento risanatore secondo le norme della vivibilità urbana».