SENIGALLIA – Presentata l’iniziativa Festa dei Popoli, l’iniziativa che da alcuni anni sta ponendo al centro la riflessione sul dialogo tra le persone di razze ed etnie diverse, partendo da un luogo pubblico come la piazza, in questo caso piazza del Duca, e un momento di festa che si terrà domenica 14 ottobre, dalle 16:30 alle 20.
Promossa dalla Diocesi di Senigallia e dalla Fondazione Migrantes con il patrocinio del Comune, la Festa dei Popoli è realizzata grazie all’adesione e partecipazione di una serie davvero notevole di associazioni e realtà senigalliesi, marchigiane e nazionali.
«Il nome dice tutto – spiega il vescovo Franco Manenti nella presentazione in Diocesi della Festa dei Popoli – è un momento di festa, di gioia, di serenità che esprime l’intenzione di darci l’un l’altro il credito della fiducia. Siamo dentro a una realtà fatta di persone provenienti da paesi, religioni e culture diverse, che si ritrovano insieme per far conoscenza, festa e condividere questi sentimenti. Un’iniziativa da sostenere e sviluppare ulteriormente, invitando tutti a partecipare. Non ci si evolve emarginando, ma integrando, ricordiamocelo anche grazie a questa opportunità».
Quello di domenica 14 ottobre – dal titolo “Aggiungi un posto a tavola…” – sarà un pomeriggio di testimonianze, canti, danze e voci dalle diverse comunità etniche dei cinque continenti che vivono, si incontrano e si relazionano a Senigallia. La Festa dei Popoli 2018 sarà un pomeriggio di conoscenza: solo dopo questa ci può essere una vera integrazione. Sarà anche un pomeriggio di assaggi perché ogni comunità preparerà alcune stuzzicherie che verranno offerte proprio per favorire l’incontro, la condivisione, la partecipazione.
La Festa dei Popoli sarà anticipata venerdì 12 ottobre, alle ore 21, da un convegno a palazzetto Baviera su “Il migrante imprenditore”: verranno raccontate esperienze del territorio coordinate dal sociologo Eduardo Barberis e tramite testimonianze dirette e l’intervento delle associazioni di categoria si potrà capire qualcosa in più di quello spirito imprenditoriale di chi si trova in un nuovo paese ad affrontare una nuova sfida, oltre quella delle relazioni, oltre quella dell’integrazione.