Senigallia

Addebita la causa della morte alla Sacelit per cui aveva lavorato da giovane

Fa scalpore l'accusa verso la nota fabbrica della spiaggia di velluto mossa da un'anziana morta all'ospedale cittadino per un mesotelioma

Il manifesto funebre di Bruna Livieri Luvieri in cui accusa la fabbrica Sacelit di Senigallia della sua morte

SENIGALLIA – Saranno celebrati mercoledì 6 settembre i funerali di Bruna Livieri Luvieri, la pensionata morta lunedì 4 settembre all’ospedale civile cittadino per un mesotelioma di cui ha incolpato sul manifesto funebre la Sacelit di Senigallia per cui aveva lavorato da giovane.

La notizia, decisamente particolare, sta facendo il giro della città: capita spesso infatti di leggere sui necrologi messaggi di pace, cordoglio, più raramente sfoghi di rabbia. La rabbia per una morte causata – secondo quanto scritto sul necrologio – dalla fabbrica per cui l’82enne senigalliese aveva lavorato in gioventù.

Questo è il regalo della Sacelit per i soli due anni lavorati da loro all’età di 17 anni” è la frase firmata dalla donna. La pensionata aveva prestato servizio nei primi anni ’50 presso lo stabilimento senigalliese della Sacelit dove veniva lavorata una pasta in cemento-amianto che serviva per produrre giunti e altri elementi industriali.
Dopo oltre 60 anni è comparsa la malattia – il mesotelioma – risultatale poi fatale. I funerali saranno celebrati mercoledì 6 settembre alle 9.30 presso la chiesa dell’ospedale per poi essere tumulata nel cimitero di Senigallia.