Senigallia

L’aiuto del Veneto alle Marche alluvionate: 70 uomini e decine di mezzi

Il ringraziamento del sindaco Olivetti all'assessore regionale Veneto Bottacin, in visita sul territorio per la risposta solidale in termini di unità e strumentazione utile a superare l'emergenza maltempo

L'incontro a Senigallia con l'assessore alla protezione civile della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin
L'incontro a Senigallia con l'assessore alla protezione civile della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin

SENIGALLIA – Ben 70 volontari addestrati appartenenti a tutte e sette le province venete, due funzionari regionali, 6 mezzi per il trasporto persone, 13 autocarri, 7 moduli AIB, un mezzo radio, una sala operativa mobile, 3 rimorchi, 10 macchine operatrici, una spazzatrice, motopompe, torri faro e gruppi elettrogeni. Sono i numeri con cui la Regione Veneto ha risposto alla chiamata d’aiuto del Comune alle prese con l’ondata di maltempo del 15 settembre scorso. E oggi l’assessore all’ambiente e protezione civile della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin è stato ricevuto dal sindaco Massimo Olivetti.

Un incontro in municipio, alla presenza anche di altri componenti della giunta senigalliese e della responsabile protezione civile comunale Barbara Rotatori, che aveva lo scopo di ringraziamento per l’impegno profuso per la città ma anche di scambio di esperienze. Bottacin ha spiegato come il Veneto affronta il monitoraggio dei numerosi bacini acquiferi del territorio, rispondendo alle emergenze in maniera tempestiva. Ma ha aggiunto anche che la Regione Veneto, in collaborazione con l’Università di Padova, ha messo a punto un modello matematico per la previsione delle piene, così da avere uno strumento scientifico su cui basarsi per mettere in moto i protocolli di emergenza. Un modello che può avere margini d’errore, visto che si basa su modelli di previsione, ma sicuramente inferiori della mera osservazione empirica. Un sistema simile è quello che da tempo il sindaco di Senigallia richiede di adottare per la valle del Misa, come sollecitato anche durante l’incontro con il ministro dell’interno Luciana Lamorgese.

«L’allerta del 14 settembre non si riferiva al nostro territorio – ha detto Barbara Rotatori – ci siamo affidati alla nostra esperienza pregressa. Quando, alle 19.30, ci siamo resi conto che l’incessante pioggia nelle zone interne aveva iniziato a ingrossare il fiume, abbiamo provveduto ad attivare tutte le procedure previste anche se il livello del fiume Misa, nel territorio senigalliese, era pari a m 1,04. Di conseguenza, abbiamo lanciato l’allarme; una misura che ci ha permesso di salvare la vita a molti cittadini«».

Nel ringraziare l’assessore regionale e tutta la comunità veneta, il sindaco Massimo Olivetti ha detto: «Abbiamo ricevuto dai cittadini numerosi complimenti indirizzati agli uomini e alle donne della colonna Veneto, che si sono distinti per professionalità, comprensione e velocità di intervento. Se la città sta tornando a una quasi normalità lo dobbiamo a loro, così come a tutti gli operatori delle colonne da Umbria, Abruzzo, Toscana, Lombardia e i professionisti di Croce Rossa, Anpas, Vab Nazionale, Vigili del fuoco, Forze dell’ordine, mezzi della Provincia di Ancona, Polizia locale, Cisom e tutte le associazioni di protezione civile territoriali che fin da subito hanno raggiunto il nostro territorio per affrontare l’emergenza con grande competenza e mezzi adeguati«».