SENIGALLIA – Un mese fa Alice e il suo papà Mirko si erano rivolti a Le Iene, il programma in onda su Italia 1, e, attraverso il conduttore Matteo Viviani, erano riusciti ad avverare il desiderio della 16enne di Ferrara affetta da una paralisi celebrale infantile che la costringe in una sedia a rotelle.
La ragazza era riuscita a stare in piedi e muovere i primi passi grazie a Esko, un esoscheletro prodotto da Emac, un robot innovativo utilizzato da molte strutture che si occupano di riabilitazione. La felicità di Alice aveva commosso tutti ma, soprattutto, una benefattrice che aveva contattato Matteo Viviani e si era resa disponibile ad acquistare il macchinario per la ragazza. La donna, mamma di due figlie, ha preferito restare anonima.
Fondamentale per realizzare il desiderio di Alice, l’apporto di Claudio Ceresi, 52enne senigalliese responsabile di Emac Italia. L’uomo era già stato complice del programma: grazie a lui e all’azienda che rappresenta, la giovane era riuscita a camminare per la prima volta.
Qualche settimana fa il senigalliese è stato contattato nuovamente dal programma che si è messo in moto per acquistare l’esoscheletro con i soldi donati dalla benefattrice. Il costo di Esko è di 190 mila euro più Iva. Per Alice, la mamma anonima ha donato 150 mila euro mentre un contributo di 40 mila euro è stato messo sul piatto dall’azienda.
Ora in Italia sono due le persone che possiedono un esoscheletro: Alice e un ragazzo di Roma. «Per utilizzare un macchinario simile è necessario un periodo di formazione – spiega Ceresi -. Sono diverse le strutture di riabilitazione presenti in Italia che possiedono Esko. Due di queste si trovano nelle Marche e sono il Santo Stefano di Villa Adria e il Santo Stefano di Porto Potenza Picena. Ogni esoscheletro presente in una struttura può aiutare anche sei sette persone alla volta».
Emac ha avviato una formazione per Alice e suo padre, poi ha messo a disposizione della ragazza un fisioterapista che seguirà i suoi progressi. Nell’uso di Esko, Alice sarà assistita anche dal professor Molteni del centro di riabilitazione Villa Beretta, lo stesso centro di riabilitazione dove, grazie a Ceresi e a Le Iene, Alice si è alzata in piedi per la prima volta.
Lei, il suo macchinario, lo ha già ribattezzato Fortuna. Emac e il suo responsabile Claudio Ceresi nel 2016 avevano già reso felice una paraplegica che grazie all’esoscheletro aveva percorso 15 chilometri nel lungomare di Rimini. Il macchinario non può essere noleggiato e per questo Emac e Ceresi si erano prestati anche per esaudire il desiderio di una giovane di Napoli che, grazie alla loro disponibilità, era arrivata all’altare con le sue gambe supportata da Esko.