Senigallia

Allevamento di cani di Trecastelli, l’ok della Asur all’affidamento a un’associazione

Il Gores Marche si è attivato per installare dei container davanti alla struttura e chiedere di far sterilizzare chimicamente i cani maschi. La Procura ha concesso l'ok

Alcuni cuccioli dell'allevamento di cani a Trecastelli (Foto: Itshow Kennel)
Alcuni cuccioli dell'allevamento di cani a Trecastelli (Foto: Itshow Kennel)

TRECASTELLI – Ci sono sviluppi significativi nella vicenda dell’allevamento di cani di piccola taglia sequestrato dalla Procura di Ancona a Trecastelli, dove erano stati rinvenuti circa 850 tra chihuahua, barboncini e maltesi, stipati in spazi angusti, malnutriti e malati. Erano stati i Carabinieri del Nipaaf (Nucleo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale) del Gruppo Carabinieri Forestale di Ancona e altri Reparti del Gruppo, su delega della Procura della Repubblica di Ancona a salvarli. Oltre ad essere confinati in spazi angusti e non adeguatamente aerati, circa metà dei cagnolini sono risultati affetti da Brucella canis, zoonosi infettiva trasmissibile anche all’uomo, di cui l’allevamento risulta essere attualmente l’unico focolaio nell’Unione Europea.

All’operazione hanno partecipato anche guardie zoofile di Wwf e Legambiente e volontari dell’associazione Amici Animali di Osimo. A seguito dell’intervento del Gores Marche e del Comune di Trecastelli – che ha emesso un’apposita ordinanza con cui autorizza le adozioni previo il via libera dell’azienda sanitaria – l’Asur si è espressa a favore del trasferimento di almeno 20 cani che saranno affidati a un’associazione di volontariato di Senigallia per le adozioni. Una cessione graduale, rispetto al gran numero di cani presenti nella struttura, per poter gestire meglio le operazioni.

Intanto la Asur ha dato l’ok, inoltrando la richiesta al pubblico ministero (essendo tutto l’allevamento sotto sequestro) cui spetta l’ultima parola. In considerazione del fatto che i cani si riproducono velocissimamente facendo proliferare la “Brucella canis” – basti pensare che dall’estate scorsa quando è scattato il provvedimento di blocco sanitario per il batterio della Brucella canis erano 600 i cani in struttura, ad oggi sono 859 con il rischio di una ulteriore proliferazione – l’autorità giudiziaria ha autorizzato la sterilizzazione chimica dei maschi, che sarà eseguita dal servizio veterinario della Asur. Una soluzione, che sebbene molto costosa, appare la più ovvia poiché i titolari della struttura (al momento tutti indagati per la inosservanza dei provvedimenti delle Autorità Sanitarie e detenzione degli animali in condizioni di sofferenza) non sono in grado di separare i cani.

Il Gores Marche ha inoltre avviato le pratiche per poter installare circa 8 container all’esterno della struttura di via Santa Marina dove saranno accolti i cani ancora da sterilizzare e in altri, isolati quelli positivi al batterio in modo da evitare altri contagi.