SENIGALLIA- Riflettori ancora accesi sull’allevamento di maiali del senigalliese, finito sotto indagine avviata dalla Procura. Le indagini, che hanno interessato i carabinieri forestali di Senigallia, Arcevia, Genga e Sassoferrato, erano partite proprio dalla denuncia di “Essere Animali” organizzazione animalista di Bologna che aveva presentato un video girato con una videocamera nascosta da un “infiltrato” all’interno dello stabilimento, composto da circa 7 capannoni dove si trovano oltre 2 mila suini (leggi l’articolo).
Sabato pomeriggio animalisti, ma anche membri dell’organizzazione e semplici cittadini si sono dati appuntamento in piazza Roma per manifestare contro l’allevamento. Un modo plateale per chiederne la chiusura dopo che, sempre la stessa organizzazione animalista, aveva avviato una petizione che in pochi giorni ha raggiunto 160 mila firme.
«Abbiamo fiducia nella Procura di Ancona ma sappiamo che i processi possono essere molto lunghi – spiegano alcuni rappresentanti dell’associazione – Anche per questo abbiamo recentemente incontrato il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi per chiedere ulteriori controlli sull’allevamento, non solo riguardo le condizioni degli animali, ma anche ad esempio gli aspetti edilizi e gli scarichi di reflui, visto che l’azienda sorge vicino a un fiume».