Senigallia

Allevamento Trecastelli, interviene LAV: «Situazione grave, ci sono troppi ritardi»

L'associazione interviene richiamando alle Istituzioni e le Autorità affinché intervengano con urgenza, lanciando anche una raccolta fondi per provvedere all'acquisto di cibo e prodotti per l'igiene dei cuccioli

L'allevamento di cani sequestrato dai Carabinieri Forestali a Trecastelli per il focolaio di Brucellosi canina
L'allevamento di cani sequestrato dai Carabinieri Forestali a Trecastelli per il focolaio di Brucellosi canina

TRECASTELLI- Sulla questione dell’allevamento di Trecastelli, sequestrato dalla Procura di Ancona, interviene anche la Lav – associazione dal 1977 impegnata per la liberazione animale, l’affermazione dei diritti degli animali non umani e la loro protezione, la lotta alla zoomafia e la difesa dell’ambiente, attiva per l’abolizione della vivisezione, della pesca, della caccia, delle produzioni animali, dell’allevamento, del commercio, degli spettacoli con animali e dell’utilizzo di qualsiasi essere vivente e per la difesa della Terra e dei suoi ecosistemi –.

La Lav lancia un appello e una raccolta fondi per contribuire all’acquisto di cibo e di prodotti igienici per la cura dei cagnolini sequestrati. «Dopo quasi un mese dal sequestro giudiziario dell’allevamento di Trecastelli, specializzato nella vendita di cani di razza di piccola taglia – dove sono detenuti 850 cani tra chihuahua, barboncini, maltesi, quasi la metà dei quali positivi al batterio della Brucellosi canina, una patologia trasmissibile anche all’uomo – non risultano purtroppo essere state ancora intraprese misure volte alla tutela del benessere degli animali né attivate le procedure per l’affido a famiglie che, con le dovute cautele, possano prendersene cura – scrive Ilaria Innocenti, responsabile Area Animali Familiari dell’associazione –. Lav, Enpa, Lndc Animal Protection e Oipa, che il mese scorso si erano messe a disposizione del Ministero della Salute, dopo i primi contatti informali, pur non avendo più ricevuto alcuna richiesta di supporto, ribadiscono la disponibilità a dare il loro contributo alla soluzione della gravissima vicenda, quando le Autorità responsabili, dalla Procura della Repubblica alla Regione Marche con il Servizio veterinario, dal Sindaco all’IZS con il Ministero della Salute, decideranno le fondamentali, delicate e formali procedure di gestione degli animali e dei relativi affidi. Si tratta infatti di una situazione molto grave, come riscontrato dai Carabinieri Forestali che hanno sequestrato l’allevamento dove – come abbiamo appreso – in una situazione sanitaria mai riscontrata nel nostro Paese, hanno trovato cani confinati in spazi angusti e senza aria, a volte chiusi in trasportini accatastati gli uni sugli altri o dentro contenitori in plastica in condizioni igieniche precarie».

La Lav continua dunque a lanciare con forza il suo appello alle Autorità responsabili affinchè decidano in fretta le fondamentali procedure di gestione degli animali e dei relativi affidi. «È trascorso più di 1 mese dal sequestro dell’allevamento – continuano dalla Lav – ma le condizioni in cui versava (e versa) buona parte degli animali continua ad essere seria, grave, indescrivibile. Dal nuovo sopralluogo dell’Associazione Amici Animali di Osimo, presente anche al sequestro, emerge che alla mancanza di cibo si aggiunge anche la mancanza di prodotti per la sanificazione e la pulizia e le condizioni igienico sanitarie diventano ogni giorno sempre più precarie».

Per chi volesse aiutare la Lav ad aiutare queste povere creature può farlo con una donazione al conto corrente dedicato indicando la causale “Emergenza sequestro Trecastelli”. Informazioni alla pagina Facebook della Lav Ancona o al sito https://www.lav.it/news/allevamento-cani-trecastelli