Senigallia

Alluvione, il centrosinistra vallivo bacchetta la Regione e il commissario Acquaroli

Ecco i nodi sulla ricostruzione evidenziati durante n'iniziativa promossa da Partito Democratico e Diritti al Futuro al circolo Acli a Casine di Ostra

L'iniziativa a Casine di Ostra sulla ricostruzione post alluvione 2022
L'iniziativa a Casine di Ostra sulla ricostruzione post alluvione 2022

OSTRA – Un bilancio sull’alluvione a più di un anno dal disastro. E’ quanto hanno organizzato e promosso PD e Diritti al Futuro al circolo Acli Falco di Casine di Ostra, sabato 28 ottobre, riscuotendo un buon successo di partecipazione.

Tra gli altri Antonio Minetti, portavoce del gruppo di lavoro, l’on. Augusto Curti, il capogruppo PD in regione Maurizio Mangialardi, il presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali, ma anche Chantal Bomprezzi, segretaria regionale PD, Thomas Braconi, segretario della federazione di Ancona, Massimo Barocci dell’Unione comunale di Senigallia, Andrea Storoni per la zona Misa e Nevola e per Diritti al Futuro Roberto Primavera. Un elenco non esaustivo del contributo di molti amministratori, iscritti e civici che hanno partecipato da ottobre 2022 alla costruzione di proposte concrete e funzionali alla gestione del post alluvione sul territorio.

Diversi i punti sottolineati dai partecipanti in merito alla fase di ricostruzione post alluvione: a cominciare dalla partecipazione e trasparenza, con la costituzione del Comitato interistituzionale della Valle (coadiuvata da una robusta Segreteria tecnico-scientifica); le assunzioni per rafforzare la struttura tecnica regionale pluridisciplinare, e parimenti quella degli uffici comunali (analogamente a quanto fatto dal Gen. Figliuolo per l’alluvione di maggio che ha colpito Marche e Emilia Romagna), meglio se per aggregazioni volontarie; un ufficio speciale decentrato nella valle Misa Nevola che era stato promesso, votato e mai finanziato; il monitoraggio e l’allertamento che dovrebbero essere potenziati con formazione della popolazione sulle azioni da compiere e quelle da evitare; ristori al 100% dei danni subiti; un piano di intervento organico sull’intero bacino idrografico attraverso l’individuazione del soggetto tecnico­-scientifico da incaricare utilizzando e aggiornando quanto già contenuto nell’Assetto di progetto del 2016; il Consorzio di bonifica da ricondurre ai suoi ruoli statutari e quindi progressiva uscita da compiti e da procedure che non gli sono proprie; accordi agroambientali d’area per gestire i versanti insieme a Comuni e privati; vasche di espansione, velocizzarne progettazione e realizzazione; infrastrutture viarie soprattutto nell’entroterra da ripristinare secondo uno schema di priorità.A quanto sopra è da aggiungere una verifica – report sugli effetti attesi degli interventi di “somma urgenza” già realizzati.

Dal centrosinistra vallivo è stato richiesto al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli di proporre al Governo di «incrementare nella imminente finanziaria 2024 lo stanziamento generale dai 400 milioni al miliardo di euro, da lui stesso dichiarato a suo tempo come il vero ammontare dei danni nell’intera regione Marche». PD e Diritti al futuro vigileranno «con attenzione su adempimenti ed interventi, attendiamo risposte precise, nuova strategia generale, un radicale cambio di passo da parte della Regione e, da parte del commissario Acquaroli, la disponibilità a incontrare il nostro capogruppo Mangialardi in un dibattito franco e aperto al pubblico. Siamo disponibili ad organizzarlo; porteremo avanti le nostre proposte con ogni possibile e partecipata iniziativa e controlleremo lo svolgimento dei lavori sulla vasca di Bettolelle e sulle progettazioni per quelle di Pancaldo e Ponte Lucerta su cui non si hanno notizie da tempo».