SENIGALLIA – Dopo i sopralluoghi nelle zone dell’entroterra promossi dal centrosinistra senigalliese e vallivo (che a Casine di Ostra domani sabato 23 ha organizzato un incontro pubblico sulla sicurezza dell’intero territorio) e dopo l’accertamento popolare sulle condizioni del fiume Misa e del Nevola, organizzato da alcuni comitati di alluvionati e dal Coordinamento volontarie/i alluvione 2022, altre sigle promuovono proprio in questi giorni nuove iniziative.
La prima delle quali si terrà domani, sabato 23 settembre all’auditorium San Rocco di piazza garibaldi per parlare della foce del fiume Misa, della ormai nota barra di ghiaia e detriti e della banchina di levante ma anche di alcune opere come il collegamento controcorrente della terza darsena portuale con il Misa e degli scolmatori previsti già da fine anni ‘90.
A organizzare l’incontro, pubblico e gratuito, è l’associazione Novum e una serie di comitati degli alluvionati, in collaborazione con l’amministrazione comunale. Previste altre quattro serate. In particolare il 7 ottobre di vasche di laminazione e di espansione; il 21 ottobre di esondazioni e argini; il 28 ottobre di ponti e fossi scolmatori (in foto una vecchia mappa di Senigallia in cui si nota il torrente Penna chiuso agli inizi del ‘900).