Senigallia

Alluvione, Ostra Vetere: due ponti pronti in due anni

Sopralluogo al ponte del Coppetto, pronto poco prima della fine del 2025. L'altro ponte sul Nevola slitta invece all'autunno 2026

Sopralluogo del vicecommissario alluvione 2022 Stefano Babini (a destra) e del sindaco di Ostra Vetere Massimo Corinaldesi (a fianco) al ponte sul Nevola
Sopralluogo del vicecommissario alluvione 2022 Stefano Babini (a destra) e del sindaco di Ostra Vetere Massimo Corinaldesi (a fianco) al ponte sul Nevola

OSTRA VETERE – Sarà pronto per fine 2025 il ponte del Coppetto tra Ostra Vetere e Ostra, completamente danneggiato dall’alluvione del settembre 2022; mentre si dovrà attendere l’autunno 2026 per il nuovo ponte sul fiume Nevola SP 43

Queste le tempistiche per le opere di ricostruzione che interessano il territorio montenovese: sono state rese note a margine di un incontro tra il vicecommissario per l’emergenza alluvione Stefano Babini, il sindaco di Ostra Vetere Massimo Corinaldesi e l’assessore ai lavori pubblici Carlo Casagrande, avvenuto nei giorni scorsi.

Mercoledì 19 marzo l’ing. Babini è stato ad Ostra Vetere per verificare la fattibilità del progetto di ricostruzione della nuova infrastruttura sul Nevola. La Regione Marche è sia soggetto attuatore che finanziatore dell’opera, attraverso la struttura commissariale regionale, e si sta occupando anche della progettazione, oltre che della futura realizzazione. Babini ha espresso a Corinaldesi la fiducia nel terminare l’intervento a circa 12 mesi dal suo avvio. L’inizio dei lavori è previsto verosimilmente per settembre 2025.

Appena due mesi prima – ma è una stima – della conclusione dell’intervento al ponte del Coppetto, sul quale si è svolto sempre mercoledì un nuovo sopralluogo per la verifica dello stato di avanzamento lavori. Il cantiere sta procedendo secondo il cronoprogramma, fa sapere l’amministrazione comunale di Ostra Vetere. 

Lavorando a questo ritmo si dovrebbe riuscire a stare nei tempi e quindi ad aprire l’infrastruttura che passa sopra il fiume Misa a novembre o comunque prima della fine dell’anno. In realtà l’annuncio iniziale del commissario Acquaroli parlava di concludere entro fine 2024. Ingente lo sforzo economico: l’opera finita si aggira sui 4 milioni di euro. Verrà realizzata in officina e poi montata e assemblata sul posto un’infrastruttura in acciaio ad arcata superiore, a unica campata, lunga oltre 50 metri.

Impegno riconosciuto dall’amministrazione comunale che ha tenuto a ringraziare Regione e struttura commissariale.