SENIGALLIA – Dopo la somma urgenza, via alla seconda fase post alluvione, quella calibrata sul medio e lungo periodo. È stato infatti presentato questa mattina, giovedì 16 maggio, il piano straordinario per le opere strutturali e infrastrutturali: oltre 130 milioni di euro di risorse stanziate per la mitigazione del rischio idrogeologico sul territorio colpito dall’alluvione del 15 settembre 2022. Che prevede numerosi interventi per l’area senigalliese e dei comuni delle vallate Misa, Nevola e Cesano, oltre che per l’area pesarese e maceratese interessata dal maltempo di quei giorni: tra questi la realizzazione di vasche di espansione e di aree di laminazione, la demolizione e il rifacimento di vari ponti e persino un sistema sperimentale di allertamento in caso di piena dei fiumi.
L’annuncio è arrivato direttamente dal presidente della Regione Marche nonché commissario straordinario per l’alluvione Francesco Acquaroli, assieme al vice commissario Stefano Babini, all’assessore alla protezione civile Stefano Aguzzi e al segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’appennino centrale Marco Casini.
Il conto è notevole: dei 130 milioni di euro ben 113 sono finanziati con i fondi alluvione e sono parte praticamente di quei 400 milioni di euro erogati dal governo mentre 17 milioni con fondi del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase).
Vasche di espansione e aree di laminazione
Per quanto riguarda la zona dei fiumi Misa, Nevola e Cesano, i soldi verranno investiti per il completamento del secondo stralcio della vasca di espansione sul fiume Misa in località Bettolelle, a Senigallia per 975 mila euro; la realizzazione della cassa di espansione sul fiume Misa in località Pancaldo nel Comune di Ostra Vetere (4 milioni euro); la cassa di espansione sul fiume Nevola in località Ponte Lucerta, tra i comuni di Corinaldo e Trecastelli (3,7 milioni); la vasca di laminazione area “civico 105” in prossimità dell’abitato di Senigallia area Cannella Case Pergolesi, inclusa area “Borgo Catena” a Senigallia (9,5 milioni); la vasca di laminazione nell’area “Marazzana” con ampliamento della vasca di Bettolelle a Senigallia (12 milioni); la cassa di espansione nell’area ZIPA sul fiume Nevola a Casine di Ostra (8,2 milioni).
Sistemazione idraulica dei fiumi
Anche i fiumi subiranno dei lavori: in particolare ci sarà la manutenzione straordinaria e la sistemazione idraulica del fiume Misa (3,8 milioni); la sistemazione idraulica del fiume Nevola (2,9 milioni); la sistemazione idraulica del fiume Cesano fino a Pergola (6 milioni); la manutenzione straordinaria del fosso delle Monache a ridosso del centro storico di Serra de’ Conti e la messa in sicurezza del ponte di via Mulino (2,1 milioni).
Ponti e viadotti
Capitolo a parte meritano i ponti danneggiati dall’alluvione del 15 settembre 2022. Sono tanti quelli da rifare per cui Regione e struttura commissariale hanno stabilito che dovrà essere sistemato il ponte “Angeli dell’8 dicembre 2018” o ex ponte “II Giugno” nel centro abitato di Senigallia (550 mila euro); ci sarà la demolizione e il rifacimento del ponte di Bettolelle sul fiume Misa a Senigallia con innalzamento delle livellette dei raccordi stradali (3 milioni euro); la ricostruzione del ponte sul Misa lungo la provinciale 360 “Arceviese” a Pianello di Ostra con ripristino dell’officiosità idraulica a monte e a valle del nuovo attraversamento (2,8 milioni); identico intervento per il ponte di via delle Selve a Casine di Ostra (2,3 milioni); la sostituzione del sottopasso stradale nell’area industriale di Ostra (6 milioni); la demolizione e il rifacimento di ponte Sant’Antonio sul fiume Misa a Serra de’ Conti (2,5 milioni); e ancora, sul fiume Nevola si rifaranno il ponte sulla provinciale 12 “Corinaldese” in località Passo Ripe di Trecastelli (2,8 milioni); il ponte di via Matteotti sempre a Trecastelli (2 milioni) e il ponte San Domenico a Corinaldo (2,3 milioni).
Monitoraggio dei fiumi e allertamento della popolazione
Si interverrà secondo il piano straordinario post alluvione anche con un sistema sperimentale di allertamento per quanto riguarda le piene del bacino idrografico Misa e Nevola in diversi comuni per una spesa di 60 mila euro. Altrettanti saranno impegnati per i rilievi lidar e per i modelli digitali del terreno a supporto delle attività di studio del bacino idrogeologico dei fiumi Misa e Nevola; infine 150 mila euro saranno impegnati per lo studio di un intervento di protezione del quartiere Borgo Molino a Senigallia.
Le dichiarazioni
Sia Acquaroli che Babini hanno sottolineato l’importanza dei lavori che si dovranno avviare, pur senza fornire una tempistica, nell’ottica della mitigazione dei rischi. La progettazione di alcune di queste opere è già partita, hanno affermato, mentre Aguzzi ha evidenziato come i territori alluvionati non fossero mai stati investiti da una così importante mole di progetti e risorse in decenni.