Senigallia

Alluvione 2022, chiesto il rinvio a giudizio per 22 indagati

Dal pm de L'Aquila arriva la richiesta nei confronti di funzionari e tecnici di Regione, Provincia, Consorzio di Bonifica e Comune di Serra de' Conti. Udienza preliminare a dicembre

Senigallia coperta dal fango dopo l'alluvione del 15 settembre 2022 (Foto Federico Stella)

SENIGALLIA – A distanza di quasi due anni dall’alluvione che il 15 settembre 2022 causò 13 morti e alcuni miliardi di euro di danni, arrivano altre richieste di rinvio a giudizio. Dopo i sindaci di sei comuni coinvolti dal disastro alluvionale e alcuni funzionari dei vigili del fuoco e protezione civile regionale, quello di oggi è un filone bis dell’inchiesta: in questo specifico percorso sono 22 gli indagati, tra funzionari e tecnici di Regione Marche, Provincia di Ancona, Consorzio di Bonifica Marche e Comune di Serra de’ Conti.

Le accuse vanno, a vario titolo, dalla cooperazione all’inondazione colposa, cooperazione in omicidio colposo plurimo e lesioni gravi. A occuparsi dell’inchiesta sono i magistrati abruzzesi, come già per l’altro filone, in quanto ad Ancona vi è un magistrato che è stato anch’egli danneggiato dall’alluvione. La richiesta di rinvio a giudizio è arrivata dal pm de L’Aquila, Fabio Picuti.

L’indagine cerca di chiarire se ci siano state omissioni o negligenze sia nella manutenzione dei fiumi esondati e quindi nella mitigazione del rischio idrogeologico. In particolare sotto la lente d’ingrandimento dei giudici de L’Aquila, vi sarebbero gli interventi eseguiti o non eseguiti per comprendere se vi siano state violazioni nelle norme. Per esempio: la mancata rimozione di alberi e piante o la realizzazione di ponti che avrebbero in qualche modo causato ostacoli al deflusso dell’acqua o favorito la sua fuoriuscita. Al centro delle attenzioni quindi anche ponte degli Angeli, a Senigallia, il cui effetto diga è stato immortalato in vari video.

L’udienza preliminare è stata fissata per il 4 dicembre a L’Aquila, quando si deciderà sui rinvii a giudizio, su eventuali proscioglimenti o riti alternativi.