ANCONA – Scuole chiuse per altri due giorni. È questo l’orientamento del Comune di Senigallia per i prossimi due giorni (21 e 22 settembre). L’ordinanza emessa ieri, infatti, prevede che tutte le scuole di ogni ordine e grado restino chiuse per la messa in sicurezza e il ripristino di tutti gli spazi. Ma se nei prossimi giorni dovesse intervenire una nuova ordinanza che prolungherebbe la sospensione delle lezioni, allora i dirigenti scolastici sarebbero pronti a riattivare immediatamente la modalità di erogazione didattica in versione digitale e sincrona. Praticamente si ritornerebbe alla modalità covid.
L’attesa
Sono ore concitate per l’organizzazione didattica da parte dei dirigenti delle scuole di Senigallia. Il territorio flagellato dall’alluvione di giovedì notte si vede ripiombare in una sorta di isolamento sociale, in particolare nell’ambito scolastico. Infatti tutti gli istituti, di ogni ordine e grado, sono tutt’ora in stand by rispetto all’erogazione delle lezioni in presenza. Ma c’è un grosso interrogativo che riguarda l’immediato futuro. Infatti si attendono nuove disposizioni da parte dell’amministrazione comunale su possibili nuove ordinanze che prolunghino la sospensione delle lezioni.
«Siamo orientati a disporre la dad – afferma il professore Lorenzo Savini, preside del liceo scientifico Medi di Senigallia – ma solo se le sospensioni delle attività in presenza si prolungassero oltre il termine dell’ultima ordinanza». Vale a dire: se tra domani e dopodomani il sindaco Olivetti dovesse emanare una nuova misura che prevede un’ulteriore periodo di chiusura delle scuole, allora si andrà ad attivare la dad per tutti gli studenti coinvolti.
Il ritorno della dad
Nulla di diverso rispetto a quanto già visto durante i periodi di lockdown da covid o nel caso di soggetti positivi fintanto che lo stato d’rrmegenza sanitaria è rimasto in vigore. E anche se la dad ha lasciato dei segni nell’apprendimento, nonostante la corretta applicazione della misura da parte degli istituti scolastici, c’è chi ne difende l’efficacia qualora si manifestino fattori che ne richiedano l’attivazione: «È uno strumento utilissimo – afferma convinto il preside del liceo scientifico Guglielmo Marconi di Pesaro, Riccardo Rossini – soprattutto quando si opera in maniera sincrona con lo studente che può interagire con il docente e l’intera classe. Ogni qualvolta ce ne sarà la necessità, o arriverà richiesta da parte delle famiglie, non esiteremo ad attivarla». Al Momento al Marconi non sono arrivate richieste da parte di studenti residenti nelle zone interne del Pesarese martoriate dall’alluvione «ma se dovessero arrivare non avremo alcun problema a provvedere in tal senso».