Senigallia

Ponte Garibaldi, Acquaroli: «Entro dieci mesi risolveremo definitivamente il problema»

A quasi dieci mesi dall'alluvione ennesimo sopralluogo a Senigallia per parlare di opere pubbliche. «Sforzo enorme di tutte le istituzioni ma lavori fondamentali per restituire serenità alla comunità»

Il sopralluogo di Acquaroli, Aguzzi e Olivetti a Senigallia
Il sopralluogo di Acquaroli, Aguzzi e Olivetti a Senigallia

SENIGALLIA – Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha effettuato ieri, sabato 1° luglio, un sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento delle opere messe in campo per ridurre i disagi e rischi conseguenti dall’alluvione dello scorso 15 settembre 2022. Su tutte la situazione della passerella ciclopedonale, ormai a pochi giorni dall’apertura, e dell’escavo del fiume Misa.

«Questo ponte è provvisorio – ha dichiarato Acquaroli, accompagnato dall’assessore Aguzzi, dal vicecommissario Babini e dal sindaco di Senigallia Olivetti – perché poi c’è da demolire e progettare il nuovo ponte Garibaldi: siamo tutti al lavoro incessantemente, anche la struttura commissariale, la protezione civile, il genio civile, ministeri e comuni, ognuno per le proprie competenze. Sappiamo che è un lavoro enorme».

Nonostante siano passati oltre due mesi dalla prevista data della rinascita (entro maggio era la promessa fatta alla città di Senigallia), non è stata sciolta la riserva circa la tempistica dell’apertura della passerella ciclopedonale, anche se ormai si parla di inaugurazione imminente. E, conseguentemente, nemmeno su ponte Garibaldi: «E’ sempre difficile da determinare – le parole del presidente regionale – noi contiamo nell’arco di otto, nove o dieci mesi di poter arrivare alla soluzione definitiva del problema, anche se spesso i tempi non coincidono con ciò che vorremmo».

Intanto procedono i lavori di escavo del fiume Misa, primo intervento per abbassare il fondale e garantire un miglior deflusso delle acque in caso di piena. «Lavori fondamentali» secondo Acquaroli che ha già annunciato come siano soltanto i primi degli importantissimi interventi che verranno attivati nelle prossime settimane. «Sono già cento i cantieri aperti per dare la risposta più importante possibile alla popolazione – ha detto – e ciò che verrà nei prossimi mesi è ritenuto da tutti prioritario per mitigare i rischi in questi territori». Lavori resi possibile anche dalla nuova ordinanza sulla semplificazione delle procedure a cui si è potuti arrivare solo grazie a una trattativa con il dipartimento nazionale della protezione civile e il ministero dell’economia e finanze, come già anticipato da una nota stampa regionale.

«Parte ora stagione di cantierizzazione di tanti lavori e siamo anche nella fase di distribuzione delle risorse per le famiglie e le imprese alluvionate; dobbiamo però già pensare alla ricostruzione delle case e delle attività che hanno subito danni e, in questo, stiamo lavorando assieme ai comuni perché le istituzioni siano il più possibile allineate». L’obiettivo della giunta regionale è «restituire serenità alle comunità, pur sapendo che le opere di mitigazione non potranno escludere esondazioni in futuro».