SENIGALLIA – Ha riscosso notevole successo l’appello dell’associazione Amici Disabili ai candidati a sindaco perché aderiscano a un manifesto da mettere poi in pratica una volta eletti. La discussione che si è intavolata a seguito dell’intervento dell’associazione nel dibattito politico elettorale ha fatto nascere interessanti spunti. Vediamone qualcuno.
“Amici disabili” è un’associazione che raccoglie le famiglie di persone con disabilità presenti a Senigallia e nel suo hinterland: è nata 2 anni fa ed è cresciuta con il contributo dell’Unione Nazionale Consumatori, intervenendo più volte sulle questioni cittadine relative all’assistenza ai disabili, specialmente nella riforma al regolamento comunale dove si prevedeva la compartecipazione delle famiglie alle spese per i servizi educativi. Ma le tematiche trattate sono tante: da qui la volontà di diffondere un manifesto a cui hanno aderito diversi candidati a sindaco di Senigallia.
Tra i principi ribaditi c’è al primo posto la partecipazione e la rappresentanza nelle relazioni istituzionali e nei tavoli di programmazione da parte dei componenti dell’associazione. Insomma il coinvolgimento nei temi che trattano o riguardano la disabilità. Poi c’è lo spinoso (perché finora si è fatto poco in tutto il paese, non solo a Senigallia) tema delle barriere architettoniche: ostacoli allo sviluppo di una vita autonoma che parte dal semplice marciapiede con gradino al negozio o ufficio pubblico irraggiungibile per proseguire con la spiaggia non dotata di camminatoi specifici.
E ancora, gli Amici Disabili chiedono il potenziamento di figure professionali nei servizi sanitari pubblici e percorsi dedicati per le cure sanitarie, in modo da non interferire negativamente sulla salute di persone già fragili, rendendo ancora più complesso l’accesso al diritto di cura. Per quanto riguarda lo sport, una città che sia veramente per tutti potrebbe realizzare progetti finalizzati all’accesso allo sport di persone con disabilità, mentre il comune potrebbe sensibilizzare le società sportive sul dotarsi di personale specializzato in grado di poter lavorare anche con persone con disabilità. Discorso simile per i progetti di vita indipendente, da rivolgere a qualsiasi grado di disabilità, potenziando l’assistenza e l’accompagnamento nel “durante” e nel “dopo di noi”. In fondo, concludono dall’associazione, se le problematiche sono innegabili, i disabili e le loro famiglie potrebbero anche essere viste come fruitori turistici: un settore spesso tralasciato ma che potrebbe divenire un’opportunità per una città come Senigallia.
All’appello hanno risposto vari candidati a sindaco di Senigallia: Rosaria Diamantini, esponente della lista Senigallia Resistente ha dichiarato di «dare, come lista nella sua totalità e io personalmente, il nostro sostegno all’associazione Amici Disabili, quindi sottoscriviamo convintamente il loro manifesto. Non siamo una lista di persone che viene da Marte e pensa che tutto sia facile, né immediatamente fattibile e/o attuabile, ma siamo pronti a prenderci l’impegno di fare tutto quanto in nostro potere per portare avanti insieme a loro quelle che non dovrebbero neanche essere lotte, ma diritti già acquisiti. Ritengo che qualsiasi cosa si debba decidere sulla testa dei disabili debba essere con loro concordata e studiata, perché per quanto ci si possa sforzare di mettersi nei loro panni non si potranno mai prevedere le sfumature della loro quotidianità. Senigallia non è affatto una città accogliente per disabili che anche volessero venire a vivere qui, deve iniziare a fare scelte di benessere per tutte le cittadine e tutti i cittadini».
«Noi, a Senigallia e nella Regione Marche, grazie ad una sensibilità che definirei “antropologica” e “genetica”, abbiamo costruito una rete di servizi multiforme e policroma orientata a costruire processi di accompagnamento alla autonomizzazione dei nostri concittadini “speciali” – ha dichiarato Fabrizio Volpini, candidato sindaco del centrosinistra. Nell’aderire convintamente al vostro manifesto, assumo l’impegno di lavorare insieme a voi intorno ai temi che avete posto: il contesto urbano e la fruibilità degli spazi, i servizi scolastici, educativi e sociali, la Vita Indipendente – peraltro, da me, proposta e sostenuta nel mio ruolo di Presidente della Commissione Sanità della Regione Marche -, lo sport che riveste un ruolo importantissimo nello sviluppo fisico e sociale della persona, in particolare con disabilità, il Dopo di Noi ed i Servizi di sollievo per i familiari. Sarò in grado di sviluppare e migliorare questi servizi se, insieme, promuoveremo la partecipazione diffusa al processo decisionale ed attuativo attraverso la presenza delle associazioni negli ambiti decisionali».
Paolo Molinelli, candidato sindaco sostenuto da due liste civiche, “Noi Cittadini” e “Senigallia Bene Comune” spiega che nel programma «abbiamo premesso una nuova metodologia nell’interloquire con i cittadini: una consultazione preventiva, non calata dall’alto. Il ricorso sistematico al coinvolgimento della famiglie darà non solo risultati migliori, ma renderà più consapevoli i genitori, sostenendoli nella loro quotidianità, mettendoli in rete con gli altri e facendo sentire loro finalmente vicine le istituzioni. Le barriere, architettoniche e non solo, vanno abbattute in quanto ostacolo alla libertà di muoversi di tutti e specialmente di chi ha abilità diverse, limitando di fatto il diritto ad una vita indipendente». Parlando di sanità, Molinelli la ritiene «da ripensare in toto perché, nonostante l’abnegazione degli operatori del settore, è evidentemente inadeguata ai bisogni della collettività con liste di attesa inaccettabili per un paese civile, un presidio ospedaliero in lenta ma inesorabile agonia e i percorsi dedicati per le cure sanitarie di cui hanno bisogno le persone disabili trovano difficile allocazione». Il candidato ha poi preso l’impegno anche per quanto riguarda il potenziamento di progetti per lo sport e dei servizi per la scuola, sia nel periodo invernale che estivo.
«Confermo la mia piena adesione e sostegno – ha affermato Massimo Olivetti, candidato a sindaco per il centrodestra – una condivisione anche da parte di tutti i candidati delle liste che mi appoggiano, ad ogni punto contenuto nel manifesto. Se avremo la responsabilità di amministrare, sarà nostra premure e cura porre attenzione alle proposte e richieste che arriveranno dal mondo associativo. Aggiungo che nella nostra coalizione ci siamo anche prefissi un traguardo importante: far eleggere in consiglio comunale alcuni candidati con disabilità, che si sono dichiarati disponibili a presentarsi nelle nostre liste, per portare la loro esperienza nel dibattito politico cittadino».