SENIGALLIA- Il presidente dell’Anci Marche e sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi interviene sulla sparatoria che ieri (sabato 3 febbraio) poco dopo le 10 ha fatto scattare il panico per le vie di Macerata (Leggi l’articolo).
Il responsabile, il 28enne Luca Traini, è stato fermato ed arrestato dai carabinieri. All’arrivo dei militari aveva addosso una bandiera tricolore ed ha fatto il saluto fascista ed ha gridato «Viva l’Italia».
«L’episodio rappresenta la logica conseguenza del clima di odio e di intolleranza irresponsabilmente fomentato da chi, ormai da troppo tempo, prova a trarre consenso strumentalizzando le difficoltà e le paure dei cittadini. Purtroppo, i vili e tragici episodi di razzismo che negli ultimi due anni hanno segnato le Marche (l’omicidio di Emmanuel Chidi Namdi a Fermo, il rogo di Spinetoli e oggi la sparatoria a Macerata) sono, più che un campanello d’allarme, la dimostrazione di una deriva ormai in essere, che va immediatamente arrestata, pena il venir meno della coesione sociale – spiega Mangialardi – Anci Marche ha sempre sostenuto la necessità di attuare la politica dell’accoglienza e dell’integrazione, rifacendosi ai valori costituzionali della solidarietà, della tolleranza, della democrazia, che sono patrimonio culturale e politico dei marchigiani. Massima vicinanza e solidarietà va al sindaco di Macerata Romano Carancini, alla comunità scossa dal folle gesto, oltre che ovviamente ai feriti, vittime innocenti dell’efferata aggressione. Anci Marche sottolinea inoltre l’equilibrio e la competenza con le quali il sindaco Carancini ha gestito la situazione mettendo in essere tutte le misure necessarie per tutelare i cittadini dalla follia di un uomo che è stato assicurato alla giustizia dal tempestivo intervento delle forze dell’ordine. Il ringraziamento va anche alle forze dell’ordine per il tempestivo intervento che ha portato alla cattura del responsabile».