Senigallia

Alluvione, Acquaroli su identificazione di Brunella Chiù: «Notizia attesa, riapre una ferita molto importante»

Il presidente della Regione Marche ha commentato con i giornalisti la conferma dell'identità del corpo ritrovato a novembre alle Tremiti a un anno dall'alluvione del 15 settembre 2022

L'auto di Brunella Chiù

ANCONA – A un anno dall’alluvione che colpì il senigalliese, provocando morte e danni ingenti, la conferma dall’analisi del Dna che il corpo rinvenuto alle Tremiti nel novembre scorso è quello di Brunella Chiù, la 56enne che risultava dispersa dal 15 settembre 2022, fa salire il bilancio delle vittime a 13.

Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli commentando la conferma dell’identità con i giornalisti, a margine dell’evento di Alibaba.com alla Mole Vanvitelliana di Ancona, ha parlato di una «notizia molto importante per la comunità e per i familiari della vittima».

Una «notizia attesa» ha detto il governatore, che «riapre una ferita molto importante che risale a un anno fa» e che «dà una chiusura ad una pagina assolutamente drammatica». «Abbiamo cercato in tutti questi mesi – ha spiegato – di avere un atteggiamento di discrezione, perché credo sia fondamentale per i familiari delle vittime e anche per Simone (Simone Bartolucci, il figlio 23enne di Brunella Chiù, ndr). Credo sia importante tenere questo profilo – ha concluso – perché tocchiamo sentimenti importanti che vanno rispettati».

La donna, che viveva a Barbara, quella notte venne sorpresa, mentre era in auto con la figlia Noemi, da un’ondata di acqua e fango. Il corpo della figlia Noemi Bartolucci, 17 anni, venne ritrovato, mentre quello della donna risultava ancora disperso: la furia dell’acqua lo aveva trascinato in mare fino a farlo arrivare nell’arcipelago di fronte alla costa pugliese, dando ragione al mancato ritrovamento nonostante il dispiegamento di forze impiegato nelle ricerche che avevano passato al setaccio il Nevola e le terre circostanti al letto del torrente esondato. Il figlio Simone Bartolucci si salvò aggrappandosi ad un albero.

La più giovane delle vittime fu Mattia Luconi (8 anni). Oltre a Noemi Bartolucci (17 anni) e Brunella Chiù (56 anni) identificata pochi giorni fa), vennero ritrovati i corpi di Giuseppe e Andrea Tisba (65 e 25 anni), di Diego Chiappetti (52 anni), di Fernando Olivi (82 anni), di Mohamed Enaji (42 anni), di Erina Febi (77 anni), di Maria Luisa Sereni (80 anni), di Gino Petrolati (89 anni), di Augusto Montesi (82 anni e di Michele Bomprezzi (47 anni).