Senigallia

Alluvione, ricerche disperate per Brunella: dispersa da 26 giorni

In campo c'è ancora una task force costituita da una cinquantina di persone, tra vigili del fuoco, forze dell'ordine, Protezione civile e volontari. Della donna però ancora nessuna traccia

I subacquei dei carabinieri di Pescara mentre perlustrano il Nevola

ANCONA – Dispersa da 26 giorni. Non si fermano le ricerche di Brunella Chiù, la mamma di 56 anni trascinata via dalla piena del Nevola il 15 settembre. Quella tremenda sera la donna era salita a bordo della sua auto, una Bmw 1 bianca, insieme alla figlia Noemi, ma le due erano state travolte: il corpo della figlia di 17 anni era stato trovato alcuni giorni dopo, ma della donna ancora nessuna traccia nonostante le ricerche incessanti. Il figlio Simone, 23 anni, era riuscito a salvarsi aggrappandosi ad un albero.

L’alluvione, che ha devastato i territori delle province di Ancona, Pesaro Urbino e di parte del Maceratese, ha causato 12 vittime accertate, la più giovane è Mattia Luconi, il piccolo di 8 anni, strappato dall’acqua alle braccia della mamma. Ingenti i danni, di cui è ancora in corso una stima e numerosi gli sfollati.

Anche oggi – 12 ottobre – proseguono le ricerche, che con il trascorrere dei giorni si fanno sempre più disperate, nella speranza di poter trovare la donna, ultima dei dispersi. In campo c’è ancora una task force costituita da una cinquantina di persone. Le ricerche sono coordinate dal Comando dei vigili del fuoco. In campo. oltre alle fiamme rosse, ci sono carabinieri, guardia di finanza, carabinieri forestali, protezione civile e sicurezza del territorio della Regione Marche, soccorso alpino e speleologico delle Marche, volontari della Protezione civile regionale. Le operazioni sono supportate dalle unità cinofile dei carabinieri e della guardia di finanza, con l’utilizzo di cani molecolari e droni.

I soccorritori, suddivisi in squadre miste (vigili del fuoco, forze dell’ordine e volontari) dopo aver battuto palmo a palmo l’alveo del torrente Nevola e del fiume Misa, cercando la donna anche nei terreni circostanti alluvionati, continuano le ricerche passando nuovamente nelle zone già perlustrate nella speranza di trovare la donna al cambiare delle condizioni meteo che si riflette anche nella riduzione del livello del fango. Le ricerche oggi si estendono da Barbara, passando per Corinaldo, Trecastelli fino a Senigallia.