ANCONA – Vanno avanti anche oggi senza sosta le ricerche di Brunella Chiù, l’ultima dispersa dell’alluvione del 15 settembre che ha devastato senigalliese e pesarese, causando 12 vittime accertate, dispersi e danni ingenti. Anche oggi sono impegnati nelle ricerche una cinquantina di uomini.
Le operazioni sono coordinate dai vigili del fuoco, e vedono in campo oltre alle fiamme rosse, carabinieri, guardia di finanza con i cani molecolari, carabinieri forestali, protezione civile e sicurezza del territorio della Regione Marche, soccorso alpino e speleologico delle Marche e volontari della Protezione civile regionale.
I sommozzatori oggi stanno perlustrando l’area di confluenza tra il Nevola e il Misa, mentre le squadre di terra insieme ai cani molecolari della guardia di finanza stanno passando al setaccio i territori alluvionati in zona Corinaldo, nell’area a monte rispetto a quella dove è stato rinvenuto il corpo di Noemi Bartolucci, la figlia 17enne della donna ancora dispersa ormai da quasi un mese.
Le due donne erano state sorprese da una onda di piena che le aveva travolte mentre erano a bordo dell’auto d famiglia una Bmw 1, la cui carcassa è stata ritrovata il 21 settembre scorso nei pressi di Ponte Burello, dove successivamente è stata trovata anche la borsa con i documenti della 56enne.
L’altro figlio di Brunella Chiù si era salvato miracolosamente aggrappandosi ad un albero. Sulla vicenda sono stati aperti due fascicoli, uno dalla Procura di Ancona e uno da quella di Urbino.