ANCONA – Sono stati presentati questa mattina a Palazzo Raffaello in Regione i 5 nuovi primari che stanno prendendo servizio dai primi di marzo presso le strutture ospedaliere dell’Area Vasta 2. Presenti il presidente regionale Luca Ceriscioli, il direttore generale dell’Asur Alessandro Marini, il direttore sanitario dell’Asur Nadia Storti e il direttore dell’Area Vasta 2 Maurizio Bevilacqua. I nuovi direttori, tutti di grande esperienza e competenza andranno a coprire gli incarichi vacanti nell’ambito di una struttura, quella dell’Asur che conta 15mila addetti tra i quali 350 primari e 400 aiuto primari.
Il direttore generale dell’Asur ha posto l’accento sullo sforzo compiuto dall’azienda nel rinnovamento del personale anche in termini generazionali: l’Asur infatti ha rinnovato un terzo dei suoi dipendenti. Un impegno che, come ha sottolineato Alessandro Marini, ha permesso «di salire le classifiche relative alle valutazioni delle performance sanitarie dove ci classifichiamo tra i primi 4 posti a livello nazionale». I nuovi primari, scelti sulla base dell’esperienza acquisita oltre che sulla base delle competenze organizzative e gestionali sono: Francesco Bartelli, alla guida della Radiodiagnostica di Jesi, Fabriano e Senigallia; Gianluca Grechi, della Ginecologia e Ostetricia di Jesi; Antonella Bonucci, della Pediatria di Jesi; Loredana Capitanucci del Pronto Soccorso di Fabriano; Mario Caroli, del Pronto Soccorso di Jesi.
Il direttore dell’Area Vasta 2, Maurizio Bevilacqua, ha sottolineato che dal 2018 sono stati nominati 21 nuovi primari, dei quali 16 a compimento e 5 in fase di completamento, «Ottimi professionisti che danno ulteriore garanzia ai 3 ospedali che hanno oltre 700 posti letto». Una svolta importante per l’Area Vasta 2, come ha sottolineato il direttore sanitario Nadia Storti: «la sanità sta cambiando velocemente, occorre chi sappia fare squadra».
Un impegno forte quello della Regione, che «senza tagliare risorse», sta andando nella direzione dell’incremento del personale e della riduzione delle liste d’attesa attraverso il miglioramento delle agende di prenotazione e l’implementazione dei punti di accesso dove prenotarsi. Ceriscioli ha annunciato, tra le nuove modalità di prenotazione, quella presso le farmacie, attraverso la ricetta dematerializzata e un’App online attualmente in fase realizzativa. «Passi importanti – ha detto Ceriscioli – per rendere più agevoli le prenotazioni». Ma il presidente ha annunciato anche di essere al lavoro per introdurre il “Bonus Malus” nel sistema delle prenotazioni: per quanto riguarda il Bonus, se una prestazione non può essere erogata nei tempi previsti dalla legge per mancanza di posto, la Regione provvederà comunque a fornirla al cittadino, nell’ambito dell’intramoenia (prestazione privata all’interno dell’Ospedale), al solo costo del ticket, sgravando così i cittadini dalla necessità di doversi rivolgere al privato con costi ben diversi.
Per quanto concerne il Malus, invece, arrivano tempi duri per chi prenota e poi non si presenta alla visita o all’esame: il costo della prestazione prenotata verrà erogato, anche senza averla effettuata. Ceriscioli, però, ha tenuto a precisare che il meccanismo del bonus malus scatterà «solo al termine di un percorso che punta a rendere le prenotazioni e le cancellazioni sempre più agevoli e accessibili» attraverso l’assunzione di personale, il miglioramento delle agende, il recall e l’incremento dei punti di accesso (farmacie, online). «Un lavoro molto importante che permetterà di dare ai cittadini una risposta nei tempi previsti», ha concluso il presidente.
Francesco Bartelli, che arriva dalla UOSD Diagnostica per Immagini di Fabriano ha sottolineato l’importanza di lavorare in rete.
Gianluca Grechi, “figlio d’arte”, suo padre Giuseppe è stato primario a Jesi, e forte di una formazione ventennale acquisita al Salesi nelle emergenze ostetriche, ha spiegato che intende riportare il reparto jesino ai fasti di un tempo, con l’obiettivo di oltrepassare i 1000 nuovi nati. «La sicurezza in sala parto sarà a parola d’ordine» ha detto, nell’evidenziare che punterà sulla chirurgia mininvasiva.
Antonella Bonucci, già in servizio presso la Pediatria di Jesi ha posto l’accento sull’importanza del lavoro di continuità per garantire l’eccellenza del reparto che andrà a dirigere. «Occorre rapportarsi con il territorio per deospedalizzare il bambino».
Umbra di origine e in servizio presso l’ospedale di Macerata, Loredana Capitanucci ha annunciato di voler introdurre nel Pronto Soccorso che andrà a dirigere il fast track, un percorso veloce di gestione infermieristica in fase triage per abbattere le attese.
Mario Caroli, per 25 anni al Pronto Soccorso di Torrette ha evidenziato la necessità di lavorare in sinergia con tutti i reparti dell’ospedale. Un terzo della popolazione, infatti, circa 400mila marchigiani ogni anno, passa per il Pronto Soccorso.