Senigallia

Maltempo, proseguono le ricerche di Mattia e Brunella. Area battuta da elicottero, droni e cani molecolari

Proseguono senza sosta e sono concentrate a Castelleone di Suasa le ricerche dei due dispersi dopo la bomba d'acqua del 15 settembre

Le ricerche dei dispersi sul Nevola (foto d'archivio)

ANCONA – Si concentrano tra Barbara e Castelleone di Suasa le ricerche di Mattia e Brunella, i due dispersi di cui non si hanno più tracce dal 15 settembre, giorno in cui una bomba d’acqua si è riversata sulle province di Ancona e Pesaro Urbino, provocando l’esondazione del torrente Nevola e del fiume Misa.

Undici le vittime dell’ondata di acqua e fango che ha provocato danni ingenti, nell’ordine di «miliardi» secondo il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. Vigili del fuoco, soccorso alpino, carabinieri e guardia di finanza cercano, ancora senza esito, il piccolo Mattia di 8 anni strappato dalle braccia della mamma dall’onda d’acqua e Brunella Chiù di 56 anni, che tentava di mettersi in salvo con il figlio di 23 anni (che si è salvato aggrappandosi ad una pianta) mentre la figlia 17enne Noemi è tra le vittime.

I vigili del fuoco presso l’unità locale costituita nei pressi del cimitero di Barbara da cui vengono coordinate le ricerche dei dispersi lungo il torrente Nevola

Le Marche attendono con il fiato sospeso il ritrovamento di Mattia e Brunella, come quello di familiari che non si vede l’ora di veder varcare la soglia di casa. Nella giornata di ieri, come si apprende dall’Ansa, è stato rinvenuto uno zainetto che sarebbe appartenente proprio al piccolo Mattia, il che aveva fatto sperare nell’imminente ritrovamento del bambino.

Oggi l’area battuta per le ricerche, da Barbara scendendo il Nevola fino giù a valle, è sorvolata dall’elicottero del nucleo dei vigili del fuoco di Pescara, e in campo ci sono anche i droni e i cani specializzati nella ricerca dei dispersi giunti dalla Svizzera e da San Marino e coordinati dai vigili del fuoco.

A cercare Mattia ci sono i vigili del fuoco con 47 unità, tra sommozzatori, squadre di terra e operatori sapr (droni) e gos (movimentazione terra), insieme agli uomini del soccorso alpino e speleologico, agli uomini della guardia di finanza e dei carabinieri. Una task force che lavora senza sosta per riportare ai loro cari Mattia e Brunella.