ANCONA – Ancora nessuna traccia di Brunella Chiù, la 56enne travolta dalla piena dopo le piogge torrenziali che il 15 settembre hanno colpito Anconetano e Pesarese, causando 12 vittime accertate, numerosi sfollati e danni ingenti. Le ricerche della donna sono giunte al 14esimo giorno e vedono impegnati i vigili del fuoco, con sub, squadre di terra e dronisti, i cinofili dei carabinieri e i sub della guardia di finanza, insieme ai volontari della Protezione civile.
Una task force di oltre una sessantina di uomini sta continuando a cercare la donna a terra e lungo il letto del torrente Nevola che quella maledetta sera esondò dal proprio alveo, ingrandendosi ed allargandosi per un centinaio di metri fuori dai propri argini. I soccorritori cercano la donna anche nella parte di terreno alluvionata, in un raggio di 100-150 metri circa dal torrente. Operazioni rese complesse dal fango che tende a celare tutto ciò che è stato travolto dalla piena e dalla mole di detriti e tronchi d’albero trasportati e accumulati a terra per un altezza fino a due metri.
Dopo aver scandagliato alcuni laghetti in zona Trescatelli, nella giornata di oggi (29 settembre) le ricerche si concentrano tra Corinaldo e Trecastelli procedendo verso Senigallia. La carcassa dell’auto della donna è stata rinvenuta nei giorni scorsi (in zona Corinaldo: a bordo del mezzo Brunella Chiù era insieme alla figlia Noemi Bartolucci (17 anni), le due donne tentavano di scappare dalla piena.
Il corpo della giovane è stato trovato nei giorni scorsi e le esequie si svolgeranno domenica 2 ottobre nella chiesa di Barbara, la stessa dove è stato celebrato il funerale di Mattia Luconi, la più giovane delle 12 vittime (8 anni). L’altro figlio di Brunella Chiù, Simone di 23 anni, che era in un’altra auto, si è salvato aggrappandosi ad una pianta.